I ricercatori dell'University of California di San Diego School of medicine hanno scoperto che la curcumina, una sostanza presente nella curcuma, sarebbe in grado di interferire con i processi biochimici messi in atto dalle cellule tumorali, e quindi riuscirebbe a impedirne la proliferazione. I ricercatori hanno focalizzato lo studio sulla capacità di questo composto chimico di interagire con l'enzima Dyrk2. In particolare questa sostanza contenuta nella curcuma si è rivelata in grado di di inibire l'enzima Dyrk2 e le funzioni delle cellule tumorali, la cui proliferazione è stata bloccata.
I ricercatori attraverso un esame specifico ovvero la cristallografia a raggi x sono riusciti a mettere in evidenza la struttura della curcumina e il sito attivo con cui si lega l'enzima Dyrk2, ponendo in essere una inibizione molto forte della sua funzione. In effetti erano anni che gli studiosi andavano alla ricerca un farmaco in grado di agire con il proteoma oppure con l'enzima Dyrk2, che è in grado di attivarlo, delle cellule tumorali più resistenti. Il proteoma è un organello fondamentale in assenza del quale la cellula non è in grado di proliferare.
Curcumina: gli obiettivi dei ricercatori
In particolare l'obiettivo dei ricercatori è di sviluppare un composto chimico che sia in grado di colpire l'enzima Dyrk2 nei pazienti affetti da tumori.
Dallo studio è emerso che la curcumina è in grado di inibire Dyrk2.
In effetti l'azione medicinale svolta dalla curcumina è nota fin dai tempi antichi, basti solo pensare alla medicina Ayurveda indiana. Anche nell'occidente le proprietà medicinali della curcuma e in particolare della curcumina sono note da tempo. Il primo studio effettuato in tal senso risale al 1748 e ad oggi è possibile consultare circa 11.5000 pubblicazioni nella letteratura medica che interessano questa spezia.
Tuttavia i ricercatori sottolineano che in generale la curcumina viene smaltita in tempi piuttosto rapidi; pertanto per esplicare una apprezzabile azione farmacologica dovrebbe essere modificata in modo da poter rimanere nell'organismo abbastanza a lungo per indirizzarsi contro le cellule tumorali e non è detto che da sola sarebbe sufficiente a rallentare la progressione del cancro nei pazienti umani.
Insomma serviranno ancora altri studi perché la curcuma possa considerarsi una valida alternativa o accompagnarsi alle terapie chemioterapiche attualmente in uso per la cura delle patologie tumorali.
Curcuma: proprietà per la salute
Questa spezia ha notevoli proprietà benefiche per la nostra Salute. L'azione antinfiammatoria svolta dalla curcumina, il principio attivo contenuto nella curcuma, protegge contro il rischio di sviluppare patologie a carattere degenerativo. La curcumina ha anche un'azione antiossidante. Nello specifico contrasta la produzione dei radicali liberi da parte dell'organismo. Inoltre ha proprietà analgesiche e disintossicanti. Infine può essere utilizzata anche a livello topico - ad esempio sulle ferite, punture di insetti, lievi scottature della pelle - per il suo potere cicatrizzante.