Sono oltre 200 i casi di polmonite registrati in Lombardia, soprattutto nel bresciano, e ancora non è chiaro quale sia la causa scatenante. L'agente patogeno che ha originato la polmonite endemica non è ancora stato individuato dagli organi competenti e purtroppo, oltre ai numerosi malati, si contano già alcuni decessi. Nel rispetto del lavoro delle istituzioni sanitarie che stanno cercando di arginare il problema, l’Ordine Nazionale dei Biologi ha ritenuto opportuno preparare una “task-force” di cui gli enti suddetti potranno avvalersi per consulenze gratuite.

Lo scopo è quello di isolare il batterio che ha causato l'infezione endemica e i biologi andranno ad affiancare tutte gli interessati. Di questa task force faranno parte i nomi più eminenti dell'Ordine, come il microbiologo Antonio Toniolo, professore di Microbiologia Medica a Varese; l'igienista Marco Guida, professore di Igiene all’Università Federico II di Napoli e la dottoressa Antonietta Gatti, ricercatrice, che è un'esperta in inquinamento da polveri sottili.

L'epidemia e il sospetto sulla Legionella

L'epidemia di polmonite spaventa la Lombardia soprattutto perchè il numero dei casi non accenna a diminuire, anzi, è in aumento. Gli ospedali sono vicini all'emergenza e l'unica certezza al momento è che la patologia abbia un'origine batterica, come afferma, dopo i primi risultati delle analisi cliniche, l'assessore al Welfare Gallera.

In contemporanea sono aumentati i casi di legionellosi per cui è forte il sospetto che il batterio incriminato possa essere proprio la Legionella. L'epidemia, dopo un contagio che dovrebbe aver avuto luogo tra il 2 e il 7 settembre, si sta diffondendo oltre il Bresciano: oggi pomeriggio i primi casi di malati provenienti da Mantova e dintorni.

Si sospetta anche l'intervento dell'uomo ed è stata aperta un'inchiesta dalla Procura di Brescia per Epidemia colposa, contro ignoti e tutta la rete idrica della zona colpita è stata affidata ai Nas perchè svolgano indagini accurate.

Panico e scorte d'acqua

Finora i decessi sono stati due: un 84enne ed una donna 68enne: entrambi sono morti dopo il ricovero in ospedale.

La popolazione è in apprensione ed il sospetto che si tratti di contaminazione della rete idrica ha scatenato una "caccia" per assicurarsi tutta l'acqua minerale disponibile nei supermercati. Nei negozi non si trova più una bottiglia, anche se le autorità sanitarie hanno dichiarato l'acqua del rubinetto sicura e potabile ed inoltre hanno ricordato che la polmonite si contrae mediante inalazione e non per ingestione di liquidi contaminati, in ogni caso sono attese le analisi dei Nas per ulteriori chiarimenti per cui la popolazione continua a non bere l'acqua pubblica.