A molti di noi, quando sentiamo parlare di psicopatia, potrebbe venire subito in mente Hannibal Lecter, il pazzo criminale con la museruola del "Silenzio degli Innocenti" interpretato dallo straordinario Anthony Hopkins. E, forse, non senza tutti i torti. Ma come mette in evidenza un articolo pubblicato sulla rivista scientifica "The Conversation" firmato dalla ricercatrice Calli Tzani - Pepelasi la Scienza può aiutare a riconoscere i tratti fondamentali di una persona psicopatica.

Chi sono i soggetti psicopatici

Nonostante nell'immaginario collettivo vengano spesso associati a figure criminali, secondo quanto pubblicato dalla giovane ricercatrice dell'Università di Huddersfield fondamentalmente gli psicopatici trascorrono la propria esistenza in maniera piuttosto ordinaria.

Quindi, potrebbe capitare benissimo di incrociare la propria esistenza con uno di questi, forse anche instaurando con la persona una relazione sentimentale. Questo perché, a volte, secondo quanto testimonia la letteratura scientifica in materia i pensieri umani rimangono qualcosa di così recondito e profondo da essere accessibili solo al proprietario degli stessi.

Per assurdo, alcune caratteristiche "positive" del soggetto psicopatico potrebbero addirittura renderlo un professionista di successo. Per esempio, di solito queste persone sono estremamente attente ai dettagli, fino al limite della maniacalità, ed estremamente brave nell'interpretare gli altri. Oltre, ovviamente, ad avere una serie di caratteristiche "negative" quali un comportamento antisociale persistente, oppure una certa audacia e resilienza emotiva.

Ma anche caratteristiche come la meschinità, l'impulsività e dei marcati tratti egoistici.

Come riconoscere un soggetto psicopatico

Secondo quanto pubblicato dalla ricercatrice Calli Tzani - Pepelasi, la prima caratteristica del soggetto psicopatico sarebbe quella di essere un mentitore seriale. Questo in quanto l'inganno verrebbe utilizzato nei confronti di amici ed estranei per raggiungere dei precisi scopi precedentemente pianificati.

Altra caratteristica preponderante è quella di avere un eccessiva stima di sé che porta il soggetto a ritenere di avere il diritto di ricevere l'attenzione degli altri, in particolare del partner, con la conseguenza di far provare a coloro che gli vivono accanto un senso di inutilità. E se questo non dovesse accadere automaticamente, sarà lo psicopatico a condurre il partner in quella direzione: occorre ricordare che questi soggetti sono dei grandi manipolatori.

Altre caratteristiche che si possono riscontrare in un soggetto psicopatico sono un livello bassissimo di empatia e la mancanza di rimorso, oppure l'eccessiva stima di sé, la meschinità, la tendenza all'infedeltà e a manifestare una gelosia morbosa.

Se si dovessero riconoscere queste caratteristiche nel proprio partner e si ritiene che il soggetto possa essere propenso ad auto esaminarsi anche con l'aiuto di uno specialista, si può decidere di tentare una terapia psicologica per cercare di recuperare l'integrità mentale della persona, aiutandolo a superare i traumi e gli shock che ancora lo fanno soffrire intimamente.