Un esperimento britannico condotto all'Università di Manchester ha dimostrato che è possibile rilevare la presenza del Papilloma virus (HPV) tramite le sole analisi delle urine, e senza dover ricorrere necessariamente al pap test. L'esperimento è stato condotto con la collaborazione di 104 donne volontarie. Secondo gli studiosi questo passo avanti potrebbe aumentare la partecipazione delle donne nell'individuazione di virus pericolosi ed evitare alcune tipologie di cancro a carico dell'apparato riproduttore.
Il pap test potrebbe essere sostituito dall'esame delle urine
Un test delle urine potrebbe rimpiazzare il classico pap test per rilevare eventualmente la presenza del Papilloma Virus Umano (HPV).
E' quanto emerso da uno studio effettuato all'Università di Manchester (Gran Bretagna). Analizzando i dati di 104 donne a rischio di tumore alla cervice uterina che avevano effettuato sia pap test che analisi delle urine, tramite il DNA i ricercatori hanno evidenziato che circa i due terzi delle donne esaminate aveva un alto rischio di contrarre l'HPV, mentre un terzo di loro erano già infettate da almeno 16 ceppi diversi. Gli scienziati sono così giunti alla conclusione che sia il pap test che il classico esame delle urine sono in grado di identificare l'infezione. Ma la strada per poter rendere applicabile questa modalità è ancora piuttosto lunga. La coordinatrice della ricerca, Emma Crosbie, ha affermato che questo risultato potrebbe rendere più semplice per la donna la collaborazione con i medici sull'individuazione di un eventuale tumore.
Spesso infatti la visita dal ginecologo per poter effettuare il pap test con l'utilizzo dello speculum viene vista dalle pazienti con una certa dose di paura ed imbarazzo, motivi per i quali qualcuna decide di attendere per poter essere visitata da un ginecologo donna oppure di non farsi visitare affatto. Questa cattiva abitudine, per quanto apparentemente sembri una banalità, potrebbe essere altamente rischiosa per la Salute e per la vita stessa della donna.
Il tumore a carico della cervice uterina potrebbe essere molto pericoloso
Soltanto in Italia ogni anno si registrano più di 2.000 casi di tumore alla cervice uterina allo stadio iniziale, mentre sono 10.000 le donne che scoprono di avere un tumore in modo tardivo e dunque difficilmente curabile. La mortalità di tumore alla cervice uterina è di circa 430 donne ogni anno, un numero che potrebbe essere facilmente assottigliato grazie sia ad una diagnosi precoce ed ad un intervento altrettanto tempestivo che, in futuro, da come abbiamo visto, anche da un semplicissimo esame delle urine.