Nonostante le numerose scoperte e innovazioni in campo medico, ancora oggi ci sono alcune specie batteriche che riescono a resistere a qualunque tipo di antibiotico. Una ricerca francese ha invece messo a punto due antibiotici capaci di debellare tossine batteriche multi-resistenti agli antibiotici. Questo è stato possibile grazie alla scoperta di due molecole che sono in grado di mettere ko anche i batteri più potenti, come ad esempio lo Stafilococco Aureus e lo Pseudomonas aeruginosa, che sono stati in grado finora di resistere a qualunque tipo di antibiotico.

I due antibiotici super-potenti sarebbero in grado anche di indurre nuove resistenze farmacologiche, e quindi di restare efficaci a lungo termine.

Uno studio francese sui super- antibiotici

La scoperta di queste due molecole in grado di debellare anche le infezioni più potenti è stata resa nota sulla rivista Plos Biology. Ma il merito vero e proprio di questa scoperta si deve all'équipe francese di Brice Felden di Inserm (Istituto nazionale della Salute e della ricerca medica), in collaborazione con l'Università di Rennes e l'Istituto di chimica di Rennes (ISCR). In merito alla scoperta lo stesso Felden ha dichiarato che una tossina prodotta dallo Stafilococco Aureus è capace non soltanto di provocare l'infezione, ma anche di uccidere altri batteri presenti nel nostro organismo.

Per questo motivo i batteri multi-resistenti agli antibiotici rappresentano un pericolo per la salute, e devono essere debellati attraverso degli antibiotici specifici. La molecola identificata dai ricercatori francesi ha infatti una duplice proprietà: da una parte tossica e dall'altra parte batterica. Nella creazione degli antibiotici gli esperti hanno ricreato due molecole che conservassero la funzione antibatterica, senza essere tossiche.

Le tossine batteriche come causa di mortalità

Secondo i dati statistici forniti da un rapporto di un'agenzia congiunta Oms e Onu, denominata Iacg, annualmente 700 mila persone muoiono a causa di infezioni multi-resistenti agli antibiotici. Secondo le stime, è stato previsto che questo numero è destinato a crescere in modo esponenziale fino a 10 milioni nel 2050.

L'infezione più diffusa è la tubercolosi resistente che provoca 230 mila vittime l'anno. Ma le infezioni più resistenti attaccano anche altri parti dell'organismo, in particolare quelle inerenti il tratto respiratorio, le infezioni sessuali, quelle legate a procedure mediche invasive, e le infezioni di tipo alimentare. Il vantaggio dei due antibiotici scoperti sarebbe quello di risultare non tossici nemmeno a dosi altissime (anche 50 volte più alte della dose minima efficace).