Milan vittorioso in terra belga e Zenit che non va oltre il pareggio contro il Malaga. Combinazione diabolica questa, nel senso che per i rossoneri vorrebbe dire qualificazione matematica agli ottavi. C’è Anderlecht-Milan, Massimiliano Allegri predica calma e con dei calcoli più prudenti parla di 4 punti da conquistare in due partite per assicurarsi il passaggio del turno. Il mister è realista e probabilmente conosce le condizioni della sua squadra, ad oggi non proprio convincente in campionato e lontana dai suoi standard anche in Champions. Il risultato di oggi è fondamentale per tutta la stagione, una sconfitta trasformerebbe il girone della massima competizione europea in un girone dantesco.
Inseguire sarebbe impresa durissima e una successiva eliminazione poi avrebbe effetti devastanti sul morale del Milan e sul futuro del suo tecnico.
Allegri non si fida dell’Anderlecht, indietro di un solo punto e non si fida nemmeno dello score favorevole del Milan in terra belga, nessun gol subito nelle ultime cinque trasferte e tre vittorie per 1 a 0. Proprio la difesa ha costretto il Milan formato europeo a dover rimontare sempre e stavolta Allegri vorrebbe mettere il naso avanti e gestire il match diversamente. Ci vuole una partenza sprint e i tifosi milanisti si chiedono se gli uomini a disposizione siano in condizione di dare ciò che serve. Assente il capitano Ambrosini per un infortunio, con lui salteranno il match anche Abate, Bonera e Antonini.
A centrocampo Boateng sarà libero di muoversi sperando che lo faccia meglio del solito e poi occorre sciogliere il nodo del ballottaggio Pato-Robinho, entrambi opachi nelle ultime uscite. Una certezza granitica in avanti c’è, si chiama El Shaarawy.
Il Milan delle grandi notti europee avrebbe fatto un sol boccone dell’Anderlecht di Van Den Brom ma oggi bisogna dimostrare di essere squadra e visto che siamo in terra belga, partire a tutta birra e aspettare notizie positive da San Pietroburgo, sperando che non sia la vodka di Spalletti ad andare di traverso ai rossoneri.