Ore quindici, all'olimpico di Torino la pioggia cade furiosa creando una suggestiva atmosfera da campo di battaglia. Dopo il tanto atteso fischio d'inizio il derby Torino-Juventus si rivela ben presto, però una fiacca partita attendista, da ambo le parti.

Nessuno scontro ruvido, le maglie bagnate e inzuppate lo sono tutt'altro che di sudore. E' solo pioggia! Il primo tempo si chiude così senza sussulti, qualche timido sussulto offensivo dei bianconeri ed una bella parata di Buffon su sventola di Santana, uno dei pochi, il granata ad aver bagnato la sua maglia anche con un pò di sudore.

La ripresa

Inizia il secondo tempo e la musica sembra leggermente cambiata: quello che era stato uno scialbo primo tempo sembra promettere qualcosina in più nella ripresa, in cui, timidamente, la Juve accelera un pochino e si stabilisce man mano nella metacampo dei granata. Il brivido principale lo regala però il Toro, con un'incursione in fascia di Cerci che con un cross rasoterra mette in porta un compagno, trattenuto da Bonucci. Sarebbe rigore, ma l'arbitro lascia correre. E' il preludio allo sfogo bianconero che arriverà pochi minuti dopo.

Il finale

Ottanta minuti circa di noia sono squarciati da un siluro da fuori area di Arturo Vidal, che in volè di destro insacca la palla nell'angolo basso della porta, alle spalle di Gillet.

E' rottura degli equilibri. Il Torino di lì a poco molla i remi in barca, accusando il colpo.

La lotta cede il posto ai nervi tesi ed un intervento scorretto di Glick, già ammonito, gli costa l'espulsione. Cala il sipario, con il sigillo finale di Claudio Marchisio, servito di testa da una mischia nata da un calcio di punizione. Finisce 2-0, altri tre punti agli uomini di Conte, qualche sbadiglio ed un Torino che rimane ancora all'asciutto di reti segnati alla vecchia signora.

"Re Arturo" Vidal

E' ancora il centrocampista cileno col vizietto del gol a mettere la parola vittoria sul match. Prodezza balistica da incorniciare in una prestazione del collettivo non proprio esaltante. Dopo la strepitosa gara dell'Olimpico di Roma e dopo il rigore decisivo col Milan mette a segno un'altra rete che blinda il tricolore bianconero.