Obiettivo minimo centrato: l'Italia ha agguantato con un turno d'anticipo la semifinale della Confederations Cup e ora si giocherà il primo posto contro il Brasile. La vittoria ottenuta contro il Giappone nel secondo turno della fase a gironi sarà una di quelle da ricordare negli annali. Il risultato di 4-3 riporta subito alla mente Italia-Germania del 1970 e in fondo le emozioni sono state pressoché le stesse.

Gli azzurri di Prandelli hanno vinto, sì, ma non hanno dato alcuna lezione tattica ai nipponici di Zaccheroni, squadra che gioca bene al calcio ma che ha pagato dazio all'inesperienza di alcuni suoi uomini.

L'Italia non si aspettava una partenza arrembante del Giappone, all'attacco sin dai primi minuti. Il pasticcio di De Sciglio e il dubbio rigore concesso per un fallo di Buffon, poi realizzato da Honda, hanno fatto suonare il campanello d'allarme. Fuori Aquilani e dentro Giovinco dopo nemmeno mezzora. L'onda nipponica però è stata travolgente e un altro errore di Chiellini ha consentito a Kagawa di raddoppiare. Italia sotto di due gol ma soprattutto azzurri mai capaci di far male.

Poi però qualcosa cambia e nel finale di primo tempo prima De Rossi accorcia di testa, poi Giaccherini colpisce il palo. Al riposo il risultato dice Italia-Giappone 1-2. Quando si ricomincia riemege l'orgoglio azzurro contro un Giappone un po' impaurito.

Prima Giaccherini ruba palla sulla linea di fondo ad un ingenuo difensore e mette al centro per Balotelli, anticipato da Uchida per il più classico degli autogol. Due minuti dopo è calcio di rigore, si, ma stavolta per l'Italia.

Balotelli, glaciale come sempre dagli 11 metri, non sbaglia e porta in vantaggio l'Italia. Per Supermario decima rete in nazionale. Stavolta però l'orgoglio esce fuori nei giapponesi, che ricominciano a giocare su ritmi altissimi contro un'Italia un po' stanca. Okazaki brucia la difesa azzurra di testa e fa 3-3, quindi iniziano gli assalti finali dei giapponesi per cercare la vittoria. E qui allora entra in ballo l'esperienza.

La squadra di Zaccheroni si sbilancia e l'Italia colpisce in contropiede, a 4 minuti dalla fine, con Giovinco che realizza il 4-3 con un facile tap in.

E' la vittoria più sofferta, forse anche la più bella. L'Italia è in semifinale, ma prima c'è da sfidare il Brasile per il primo posto. E Prandelli dovrà farlo senza De Rossi che sarà squalificato.