Scendi le scale, vai di fretta, ma il vicino di casa ti corre dietro, ti guarda negli occhi e spara: "E allora, che dici? Il Latina... ce la fa?". E' un segnale. In città non si parla d'altro. Di questa cosa che in 80 anni non si è mai vista. Esci e vai al bar. Come metti piede nel locale senti in bocca a qualcuno la parola chiave di questi giorni, quella che ti fa tremare i polsi: serie B.
Chi la pronuncia, sfida la scaramanzia e le divinità pallonare ma lo fa con convinzione: giunti a questo punto i latinensi ci credono. A 90 minuti dalla fine di questo meraviglioso Latina - Pisa, finale di ritorno dei playoff della LegaPro 2012-2013, ostentare sicurezza rientra nella forma mentis di un particolare modello antropologico, quello pontino, che ha importato dalla vicina Roma una spiccata attitudine all'atteggiarsi a spaccamontagne.
La partita più importante dell'intera storia del Latina Calcio si giocherà domenica 16 giugno (ore 15.00) allo stadio Francioni, alla presenza di circa 6500 spettatori, forse più. Sarà trasmessa in diretta da Raisport e l'amministrazione ha ritenuto opportuno piazzare un maxischermo nei centralissimi giardini pubblici, per dare a tutti la possibilità di vivere un evento che va oltre lo sport. Un evento dal quale l'intera città può ripartire per scoprirsi cresciuta, finalmente.
La partita d'andata si è conclusa sullo 0-0. E da qui si riparte. In caso di parità saranno tempi supplementari e in caso di ulteriore parità sarà il Latina a volare in B, com'è giusto che sia, vista la migliore posizione in classifica ottenuta in campionato rispetto a un Pisa che nella parte finale della stagione ha messo la quinta, con ben 7 vittorie e una media goal impressionante.
Va ricordato che il Latina (quest'anno si è già aggiudicato la Coppa Italia di categoria, ma anche il campionato Berretti) è l'unica formazione a non avere mai perso in campionato tra le mura amiche tra quelle di serie A, serie B e LegaPro. Un record. Gli uomini di mister Dino Pagliari vorrebbero cancellare quel prestigioso zero proprio all'ultimo tentativo, ma non sarà facile, perché l'allenatore dei pontini, il tosto Sanderra, subentrato in corsa al pur bravo Fabio Pecchia, ha dimostrato anche a Pisa di essere un fine tattico e non commetterà certo l'errore di pensare di gestire pericolosamente un pareggio per 120 minuti. I nerazzurri, Sanderra lo sa bene, questa partita devono vincerla senza fare calcoli.
Attaccare, fare goal e vincere. Punto.
Il Pisa, che sarà privo degli qualificati Favasuli (l'eroe di Perugia) e Sbraga, ha dimostrato nella gara di semifinale playoff in Umbria tutto il suo valore in trasferta, grazie a un attacco particolarmente abile nello sfruttare le ripartenze e i lunghi lanci che sono un po' il marchio di fabbrica dei toscani. Sarà un osso durissimo.
Giocandosi un'intera stagione in casa, quindi col sostegno incondizionato dei propri tifosi, il Latina va comunque considerato favorito, al di là della cronica difficoltà ad andare in goal, soprattutto se sarà capace di ripetere belle prove come quella fornita contro la capolista Avellino che il Latina, in giornata di grazia, dominò, facendo spellare le mani ai propri tifosi.