Le figurine Panini sono un'istituzione per il calcio italiano. È come vivere un'inverno senza Sanremo o un giro d'Italia senza la Maglia Rosa. Eppure questa antica tradizione, almeno per quanto riguarda la Serie A, potrebbe presto svanire. A fare il primo passo è Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, il quale da anni cerca in tutti i modi di smontare il giocattolo calcio italiano.

L'ultima uscita ha un che di deplorevole: vietata l'iscrizione all'Associazione dei Calciatori per i suoi tesserati. Il motivo di tale decisione sta da ricercare nella politica societaria secondo cui i diritti d'immagine dei singoli calciatori devono essere gestiti dalla società.

Ed anche una fotografia sull'album è disciplinata dalla stessa giurisprudenza.

Fino allo scorso anno sarebbe bastato che un calciatore fosse iscritto all'Aic per cedere automaticamente il diritto alla Panini di usare la sua immagine per farci le figurine. Ma quest'anno non sarà così. Il diktat di De Laurentiis costringerà (bisogna vedere se accetteranno o meno) i suoi calciatori a non iscriversi all'Aic, e di conseguenza l'Associazione non potrà fornire i diritti alla Panini per realizzare il suo album.

Questa inutile diatriba probabilmente non fermerà l'azienda nella realizzazione dell'album che, probabilmente a settembre o al massimo se ci saranno margini di trattativa qualche mese dopo, uscirà ugualmente con le mitiche figurine.

Le vittime semmai saranno quei milioni di ragazzini (ed anche tanti grandi, perché no) che compreranno l'album, ma rischieranno di trovare appena 19 squadre in Serie A perché la pagina del Napoli potrebbe non essere prevista.