Una cosa sembrava certa ad ogni inizio di stagione della Roma: il numero 10 sarebbe stato sulle spalle di Francesco Totti. Dall'anno prossimo non sarà così: il capitano giallorosso, una vita passata a Roma e nella Roma, lontano dai grandi club dove lui stesso ha ammesso avrebbe potuto vincere di tutto, questa mattina in conferenza stampa ha pronunciato le parole che nessun tifoso avrebbe mai voluto sentire.
"In carriera ho indossato tante maglie della Roma, questa è l'ultima" ha detto il Pupone con la voce rotta ma senza versare una lacrima.
Da mesi va avanti la telenovela sul rinnovo del suo contratto (in scadenza nel giugno prossimo). Un rinnovo che sembrava scontato alla fine dello scorso campionato, quando Totti diceva di voler rimanere fino a 40 anni, ma che col passare dei mesi è diventato sempre meno concreto.
I problemi della società, un mercato che non decolla, i risultati che non arrivano, fanno sentire sulle spalle di Totti, non più giovanissimo ormai, il peso degli anni e di una squadra che senza grandi campioni deve ancora una volta affidarsi a lui per uscire dal pantano in cui si è andata ad infilare. A tutto questo si aggiunge una gestione societaria che ad un romano e romanista non è mai andata giù (ha fatto storia la sua frase sulla vendita della società da parte dei Sensi, che sarebbe dovuta andare solo a dei romani), e lo dimostra anche l'espressione di mal sopportazione mostrata durante la presentazione di questa maglietta che proprio non piace a nessuno.
L'essere stato trattato come un manichino, come l'ultimo arrivato in una società in cui devi farti notare, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Chissà se per ultima maglia Totti si riferisce solo a quella della Roma o a quella della sua carriera. Lui si sente di poter giocare altri 2-3 anni a buoni livelli, e chissà che non stia prendendo in considerazione le offerte provenienti dall'Australia e dagli Stati Uniti.