Wimbledon 2013 si è concluso con le belle vittorie di Murray nel singolare maschile e Bartoli nel singolare femminile.

Terminato anche il torneo della categoria juniores, che ha riservato una bella sorpresa all'Italia. In un momento delicato per il settore maschile della nostra pur nobile scuola tennistica, Gianluigi Quinzi è infatti riuscito nell'impresa di vincere Wimbledon 2013.



Quinzi (alto 1,85) ha sconfitto in finale un temibile sudcoreano di nome Hyeon Chung con il punteggio di 7-5 7-6 (7-2) che la dice lunga sull'equilibrio tecnico che ha caratterizzato il match.

Da notare che nel primo set Quinzi si trovava sotto 3-5 ma, nel momento della massima difficoltà, è emersa quella che è probabilmente la sua migliore qualità agonistica cioè un forte carattere. Il nostro tennista, n°7 al mondo nella classifica juniores ITF, ha così messo in fila quattro giochi di fila chiudendo 7-5 il set e creando le giuste premesse psicologiche per portare a casa la vittoria finale.



Era dai tempi del mancino napoletano Diego Nargiso che un italiano non conquistava il titolo juniores a Wimbledon. Era l'ormai lontano 1987.



Quinzi è nato a Cittadella (Padova) l'1/2/1995 anche se è poi cresciuto a Porto San Giorgio, nelle Marche. E' bene precisare che la sua impresa non è casuale: già lo scorso anno, infatti, era giunto in semifinale.

Già a otto anni Quinzi era stato notato dal talent-scout Nick Bollettieri, che gli offrì una borsa di studio per la sua famosa accademia.



A questo punto le premesse per una carriera importante ci sono tutte, a patto che Quinzi abbia la capacità di restare coi piedi per terra e di lavorare con costanza al miglioramento di tutti i suoi fondamentali. Non sarà facile, visto che da oggi i mass-media non lo perderanno di vista. Ma sentirsi "arrivato" dopo la vittoria a Wimbledon 2013 juniores sarebbe un vero delitto, perché il bello, sportivamente parlando, viene adesso.