Alle Finali Nba del 1997 i Chicago Bulls dovevano affrontare gli Utah Jazz di John Stockton e Karl Malone. Il giorno prima della partita Michaeal Jordan si svegliò con un senso di nausea; non riusciva a stare seduto nel letto. Gli fu immediatamente diagnosticato un virus intestinale. Senza la loro stella i Bulls, molto probabilmente, avrebbero perso.
Ma Jordan decise di dormire tutto il pomeriggio, svegliandosi appena tre ore prime della palla a due. Prese parte alla partita: all'inizio stentò, ma poi la vinse praticamente da solo, restando in campo per 44' e mettendo a segno 38 punti, con 7 rimbalzi, 5 assist e 3 palle rubate.
Qualcosa di inumano.
Quella partita è passata alla storia come il "Flu game": fu un'impresa eroica. Oggi, le scarpe indossate da Micheal Jordan in quella gara leggendaria sono state messe all'asta da un raccattapalle presente al Delta Center.
Si tratta di Preston Truman, che allora aveva appena diciotto anni. L'uomo, che di anni oggi ne ha trentacinque, a dichiarato al Salt Lake Tribune che Jordan gli regalò quelle scarpe al termine del match tra i Chicago Bulls e gli Utah Jazz.
Una partita entrata giustamente nella leggenda: Michael camminava per il campo, facendo addirittura fatica a reggersi in piedi. Le sue condizioni erano veramente lontane dal top.
Ma Jordan fu qualcosa di soprannaturale per la pallacanestro: nonostante le condizioni fisiche disastrose riuscì a guidare la sua squadra alla vittoria per 90 a 88 contro gli Utah Jazz.
Truman ha anche raccontato che MJ si irritò particolarmente nello spogliatoio, dal momento che prima dell'inizio del match non era presente della mousse di mele, che lui tanto amava.
Chiese allora a Truman di portargliela e il diciottenne esaudì la sua richiesta. Per ringraziarlo, Michael gli regalò le sue scarpe, che ora saranno messe all'asta lunedì e partiranno da 5.000 dollari.