Lo si confronta a molti e si sono fatti tanti nomi illustri del panorama delle due ruote, e questo, aldilà dell'attinenza del confronto, sappiamo che siamo di fronte ad un grandissimo campione.
Questo doveva essere l'anno buono per i più ottimisti su Marc Marquez invece ci si ritrova ad assistere all'anno della conferma, perché inaspettatamente anche per i più fiduciosi, anche per il pilota stesso, lo scorso anno si è trovato campione indiscusso con un titolo meritatissimo.

Honda, per il contratto di Marquez non si tratta di milioni

La Honda si è dimostrata grandissima nella sua imprenditorialità e fiuto, perché è stata veloce a capire il talento, e la conquista di Honda non è un fenomeno nato pochi giorni fa con il rinnovo del contratto ma si tratta di un lavoro nato da diverso tempo, sia diretto con Marc Marquez, che indirettamente facendo innamorare il pilota del fascino e del dominio del team Repsol, creando un sogno per lo spagnolo, dunque non si tratta di milioni di euro di contratto ma di una strategia molto più funzionale perché ha portato il pilota ad avere una marcia in più dettata dalla motivazione di aver raggiunto un sogno e di voler dimostrare di meritarlo ad ogni gara.

Per Marc Marquez Honda l'impegno di Honda è stato forte

Ricordiamo che con l'arrivo di Marc Marquez in Motogp la Honda ha fatto di tutto per eliminare la regola sul rookie che prevedeva di dare una sella in un team secondario e non ufficiale ad un pilota giovane entrante. Sarà questo l'aspetto fondamentale che ha reso possibile il titolo di Marquez? Oppure è meglio non parlare di questo, perché il pilota spagnolo ha dimostrato di essere a livello dei primi e quindi di non meritare una moto inferiore, che, se l'avesse avuta e avrebbe vinto ugualmente, avrebbe umiliato i suoi connazionali.



Chissà se il suo connazionale Jorge Lorenzo un giorno rilascerà anche su di lui le incredibili dichiarazioni che ha rilasciato su Valentino Rossi, ormai suo ex rivale?