Gruppo E: destino già scritto per la Francia che si ritrova con una giornata di anticipo agli ottavi dove ad aspettarla ci sarà la Nigeria. Pura formalità quindi per i galletti. Non si può dire la stessa cosa per il secondo posto. Al contenderselo ci sono Ecuador e Svizzera entrambe a 3 punti ma con una diversa differenza reti che alla vigilia di questa 3° giornata premiava la squadra sudamericana. Seppur i dati sono importanti, è il campo a cui spetta sempre l'ultima parola. E infatti a fine dei 90 minuti il verdetto è chiaro, fuori Ecuador dentro Svizzera.

Manaus: nello stadio che aveva illuso l'Italia con quella vittoria sull'Inghilterra, la Svizzera mette in ginocchio l'ormai eliminato Honduras. 3 a 0 secco e qualificazione conquistata. Ci pensa per tre volte Shaqiri, centrocampista del Bayern Monaco, a portare gli uomini di Hitzfeld agli ottavi (dove troveranno il difficile ostacolo Argentina).

Prima l'assist di Lichtsteiner e poi i due assist di Drmic (migliore in campo insieme a Shaqiri) consacrano il giocatore del Bayern che con la sua tripletta ( e la sua rinascita visto lo scarso minutaggio di quest'anno) si porta il pallone a casa.

Maracanà: Quello che va in onda nello stadio in cui si disputerà la finale della coppa del Mondo, il 13 luglio,invece è un match che da spettacolo da ambo le parti.

Non si riesce ad arrivare al gol, ma non sono mancate le azioni che hanno fatto sobbalzare dalla sedia i tifosi: sia quelli interessati direttamente (francesi e ecuadoriani) sia quelli che un sguardo un po preoccupato alla partita ce lo davano ben volentieri (gli svizzeri). Ai perfetti passaggi francesi, l'Ecuador risponde con quella tipica velocità sudamericana che farebbe imbarazzare anche Speedy Gonzalez! Partita che non annoia, manca solo il gol. Ibarra, Enner Valencia, Pogba, Benzema,Giroud cercano invani di mettere dentro la palla ma non riescono. In particolare i francesi, che hanno trasformato l'inetto Dominguez in un portierone da prima classe.

Differenza reti: quel che contava oggi oltre alla vittoria era il numero di reti messe a segno.

In questo l'Ecuador era in vantaggio rispetto alla Svizzera ma non ne ha saputo approfittare. Mentre gli elvetici continuavano a segnare e a crederci, gli ecuadoriani provavano a centrare la porta. Inguardabili alcune conclusioni da parte di Ibarra e di Noboa. Se la Svizzera non fosse riuscita a farne 3, bastava un gol ai sudamericani per poter passare il turno. Sul 2 a 0 Shaqiri e compagni sapendo le notizie del risultato rimasto invariato nella partita corrispondente vogliono andare sul sicuro, prevenire è meglio che curare, quindi metterla dentro per la terza volta e stare tranquilli fino al 90'. L'Ecuador non ha più stimoli a questo punto, sembra essersi abbandonato al proprio destino. Si lascia sopraffare dai francesi, soffre il loro gioco inerme; e come a voler confermare questa teoria, all'81' entra Achilier, difensore, al posto di Arroyo: sembra essere la resa.

A parte alcune ultime spinte finali, la partita finisce così. Svizzera che vola dritta agli ottavi e Ecuador a testa bassa e con qualche rimpianto passato, magari proprio a quella partita persa nei minuti finali proprio contro la Svizzera. Prima squadra sudamericana a uscire dal Mondiale e primo gruppo dove passano due europee contemporaneamente. La Francia vuole stupire, l'ultima volta è stata nel '98, chissà cosa succederà quest'anno. Una cosa è certa: questo Mondiale sta sempre più emozionando.