Da diversi anni i costi da sostenere per le squadre che militano nel campionato di Formula 1 si sono fatti sempre più elevati, mentre gli incassi e quindi i profitti netti si sono praticamente dimezzati se non di più. Proprio per questo motivo molti importanti costruttori, come Toyota, Honda e BMW sono letteralmente fuggiti a gambe levate prima di rimetterci più di quel che sarebbero riusciti a guadagnare. Il grande terrore della crisi economica ha inoltre messo un gran freno agli introiti delle scuderie: infatti i grandi sponsor che prima erano disposti a pagare milioni e milioni di dollari si stanno poco a poco tirando indietro o comunque stanno mettendo dei paletti oltre i quali non sono più disposti ad andare. Le perdite non sono solo da attribuire agli sponsor impauriti dalla crisi economica e dagli elevati costi da sostenere da parte delle scuderie, ma anche al fatto che queste scuderie hanno in precedenza sbagliato tattiche di investimenti in progetti importanti che ovviamente non hanno portato i frutti desiderati in pista (vedi Ferrari negli ultimi anni). Inoltre i continui e repentini cambi di regolamento costringono le scuderie a correre velocemente ai ripari apponendo le dovute modifiche alle vetture per farle risultare congrue alle novità, e tutto questo, ovviamente, ha un ingente costo.
La speranza che illumina
Se all'inizio degli anni 2000 c'era lo strapotere della Ferrari, adesso le cose sono nettamente cambiate: la Ferrari arranca abbastanza nel buio attualmente e il suo dominio è finito da un pezzo. Questo ha portato aria di cambiamenti, favorendo l'ingresso nel mondiale di altre case automobilistiche che stanno avendo un discreto successo nonostante il loro breve arco temporale di presenza in Formula 1: si parla ovviamente della Brawn (acquistata da Mercedes) e della Red Bull che dal nulla è ascesa a una posizione di favorita.
Questa tendenza positiva degli ultimi tempi ha spinto la Volkswagen a prendere contatti con Peter Sauber per poter entrare subito da protagonista nel mondo della Formula 1 a partire dalla stagione 2015.
Il Gruppo Volkswagen vanta un'infinità di marchi automobilisti, ognuno di questi con grande valore e fascino; resta quindi l'incognita di quale marchio sarà utilizzato per fare l'ingresso nel mondo della Formula 1. Il marchio più plausibile sembrerebbe Audi, giacché nella 24 ore di Le Mans da anni domina incontrastata sfruttando tecnologie innovative simili a quelle già presenti in Formula 1. Non sono comunque da escludere altri marchi del Gruppo Volkswagen, che potrebbero incrementare pubblico e appassionati, come Porsche, Lamborghini e Bentley.