Era un bel po' di tempo che non si sentiva l'inno nazionale italiano alla premiazione. E pure quello tedesco, come ai tempi di Michael Schumacher, che sembrano lontani anni luce. In Malesia la rossa vince, la rossa torna a vincere, con Sebastian Vettel, e Kimi Raikkonen fa anch'egli una bella gara, partendo dalle retrovie e chiudendo al 4° posto sul circuito di Sepang. La monoposto è risultata affidabile, come non accadeva da anni, e la scuderia di Maranello può guardare con maggiore fiducia a questo campionato del mondo di F1, circuito dopo circuito, ma con la consapevolezza che c'è tanto da fare per recuperare il gap che la separa dalla Mercedes e che l'impresa è meno ardua del previsto.
È presto per trarre conclusioni, dopo due gare, ma Vettel ha solo tre punti in meno in classifica rispetto ad Hamilton (40 contro 43). La Ferrari si avvale, oltre che del Team Principal, Maurizio Arrivabene, voluto espressamente da Marchionne, anche dell'ingegnere James Allison, inglese, direttore tecnico della scuderia, maniaco dell'aerodinamica ed esperto di velivoli (con il vizietto del teatro shakespeariano): i progressi sin qui compiuti rispetto all'ultimo campionato sembrano evidenti, ma in Formula Uno ogni obiettivo raggiunto è un punto di partenza per migliorare ancora.
C'è fiducia a Maranello (dove la domenica sera le campane hanno suonato come ai tempi in cui la rossa vinceva titolo piloti e costruttori quasi fino alla noia) per il prossimo Gran Premio, che si correrà in Cina, esattamente allo Shangai International Circuit il 12 aprile. Un circuito di 305,066 chilometri, da coprire in 56 giri, che pare adatto alle caratteristiche della Ferrari apprezzate in questi primi due Gp.
Il record della pista, inoltre, risale al 2004, e lo aveva stabilito Schumacher guidando una Ferrari.
Questi primi due Gran Premi disputati (quello di Australia e quello della Malesia) dicono, sin qui, della conferma dell'oggettivo dominio delle Mercedes, della Ferrari in ripresa e della terza forza costituita dalle Williams, che con Felipe Massa e Valtteri Bottas sicuramente daranno spettacolo e possibili risultati importanti. Una nota felice è costituita dal brasiliano Felipe Nasr, che sulla Sauber si è fatto vedere molto bene (in classifica ha 10 punti) e dall'olandese Max Verstappen, che corre sulla Toro Rosso motorizzata Renault, pilota che in molti giurano diventerà nei prossimi anni un "numero uno".
Ma l'immagine più bella della gara in Malesia rimane la gioia e l'entusiasmo di Vettel, un pilota che ha vinto 4 mondiali, ma che vinceva per la prima volta sulla Ferrari. Il tedesco ha detto che è tutta un'altra cosa…