Tania Cagnotto è nella leggenda dello sport italiano. Ai mondiali di Kazan, in Russia, la tuffatrice altoatesina ha conquistato la medaglia d'oro nel trampolino da un metro individuale, impresa mai riuscita prima ad un'italiana. Allargando il campo, si tratta anche del primo trionfo italiano nei tuffi dal 1975, quando Klaus Dibiasi vinse nella piattaforma ai mondiali di Calì. Un traguardo storico, coronamento di una carriera eccezionale che non è ancora conclusa. Così come non è ancora concluso il mondiale della Cagnotto: la vedremo protagonista nel trampolino da tre metri e nel sincro misto con Maicol Verzotto.

La gara

La partenza di Tania è fulminante: il primo tuffo (un'avvitamento e mezzo ritornato carpiato) porta parecchi 9 che la mandano in testa. Con il secondo tuffo (doppio e mezzo carpiato), la Cagnotto scava un solco che le cinesi non sono in grado di colmare. Più otto punti con il terzo, addirittura più dieci con il salto mortale mezzo rovesciato con un avvitamento e mezzo, eseguito alla perfezione. L'ultimo tuffo è solo un proforma: Tania ha già vinto. Chiude con 310,85 punti davanti a Shi Tingmao con 309,20 e He Zi con 300,30. A questo punto può esplodere la gioia incontenibile per un traguardo che la bolzanina aveva sempre sfiorato, con il bronzo del 2011 a Shanghai e l'argento di 2 anni fa a Barcellona per solo 10 centesimi di punto, beffata proprio dalla cinese He Zi.

Obiettivo Rio

Una medaglia olimpica dopo la doppia cocente delusione dei due quarti posti di Londra 2012: questo l'ultimo grande sogno della Cagnotto per completare un palmares ineguagliabile: 25 medaglie e europee di cui 17 d'oro, in parte conquistate in coppia con Francesca Dallapè. Sarà proprio questa collaudatissima coppia a presentarsi nel prossimo febbraio alla World Cup di Rio de Janeiro, in cerca di un pass olimpico che non potrà sfuggire. Nel trampolino da tre metri invece Tania è già sicura di esserci e, dopo aver riscritto le gerarchie di questo sport, è d'obbligo considerarla tra le favorite.