"Cercheremo di rendere possibile l'impossibile". Parole e musica di Sebastian Vettel, pronunciate subito dopo il trionfo al Gran Premio di Singapore, che ha visto la Ferrari numero 5 sempre al comando, gestire alla grande la gara davanti ad un indomito Ricciardo su Red Bull e all'altro ferrarista, Kimi Raikkonen. Il 4 volte campione del mondo tedesco, in questa sua prima stagione in rosso, nelle sue dichiarazioni è sempre stato piuttosto concreto: quando ha espresso ottimismo e fiducia verso il feeling con la sua monoposto, puntualmente sono arrivate splendide prestazioni, così come, quando ha manifestato qualche dubbio è andato in sofferenza, com'è accaduto in Belgio.
Ebbene, se proprio lui, l'ex "acerrimo rivale" di Fernando Alonso dichiara che il titolo mondiale, a questo punto della stagione può essere un obiettivo "possibile", c'è da credergli, anche perché dalla Mercedes arrivano segnali di nervosismo e preoccupazione.
Mercedes, scarsa affidabilità da Monza, piloti increduli
Circa due settimane fa, durante il weekend di Monza, si parlava di una Mercedes irraggiungibile che, con l'ultima evoluzione della sua Power Unit, avrebbe contribuito ad "ammazzare" ulteriormente il campionato. In gara, dominio di Hamilton, ma il compagno di squadra Rosberg accusò problemi di affidabilità, che costrinsero il team a ripiegare sul vecchio motore che tradì il driver tedesco in gara, costringendolo al ritiro.
A Singapore, mentre la Ferrari ha mostrato una crescita esponenziale, la casa del "tridente" ha cominciato a perdere sicurezza e prestazioni.
In qualifica, Mercedes relegate in terza fila e durante il Gran Premio né Hamilton, né Rosberg hanno mai dimostrato di riuscire ad inserirsi nella lotta per il podio. Per la seconda volta consecutiva, una "freccia d'argento" è stata tradita dalla Power Unit.
Stavolta è toccato a lui fermarsi, al "marziano" Hamilton, campione del mondo in carica e leader incontrastato del mondiale. Per carità, nel corso di un'intera stagione, per un pilota, una gara senza punti può starci, ma il discorso in casa Mercedes è molto più ampio. L'ultima evoluzione del pacchetto motoristico sembra aver creato non pochi problemi di affidabilità ad una vettura che fino a poche settimane fa sembrava irraggiungibile e indistruttibile.
Il team non nasconde un certo nervosismo e, come candidamente affermato da Rosberg al termine del Gp di Singapore, la preoccupazione maggiore sta nel non sapere cosa sia successo e cosa stia accadendo alla Mercedes, che sembra brancolare nel buio.
Ferrari, ultime 6 gare con vista sul Mondiale
Innegabile che il recupero e la crescita della Ferrari stiano gettando ulteriormente nel panico gli uomini della Mercedes, che devono trovare una soluzione ai loro problemi, se non vogliono vedere Vettel trionfare anche nelle prossime gare. Il mondiale costruttori è saldamente nelle mani della scuderia tedesca, che vanta ben 153 punti di vantaggio sulla Ferrari, ma per il titolo piloti, il discorso potrebbe essersi clamorosamente riaperto.
È vero, Hamilton è sempre primo con 41 punti di distacco su Rosberg e 49 su Vettel, ma ora l'umore in Mercedes è a dir poco nero, mentre a Maranello c'è fiducia, affidabilità e voglia di stupire. Già nel prossimo weekend si corre in Giappone, e questo potrebbe essere crocevia della stagione: se la Mercedes continua a stentare, Vettel può recuperare altri punti, superare Rosberg e insidiare il campione britannico. Certo, si tratta di un'impresa impossibile, ma il margine per renderla possibile c'è tutto, e la classe cristallina di Sebastian Vettel è un'assoluta certezza su cui puntare.