Finale thrilling nella decisiva dell'Abu Dhabi Tour che vede Johan Esteban Chaves Rubio (Orica Green-Edge) trionfare e mettere le mani sulla corsa con una manciata di secondi sul nostro Fabio Aru (Astana). La volata finale vede la sorprendente caduta - forse con la complicità d un po'di sabbia sull'asfalto- dell'olandese Wouter Poels nella curva ai -100 metri dal traguardo, mente si stava apprestando a staccare il colombiano Chaves che aveva ripreso all'ultimo chilometro. Poels, passista-scalatore del Team Sky, perde anche la piazza d'onore a vantaggio di Fabio Aru e taglia la linea del traguardo spingendosi in bicicletta con un piede, visto il problema meccanico seguito alla caduta.

Qualcosa di simile era già accaduto all'irlandese Daniel Martin addirittura in una classica monumento, la Liegi-Bastogne-Liegi del 2014, quando, lanciato verso la seconda vittoria consecutiva, cadde clamorosamente scivolando da solo e regalando la vittoria a Simon Gerrans.

La corsa

L'Abu Dhabi Tour è una neonata corsa a tappe organizzata quest'anno dalla RCS (società editrice della Gazzetta dello Sport) nell'omonimo emirato. Non avendo tradizione né seguito negli Emirati Arabi queste corse si corrono spesso nel nulla, sia per il paesaggio (il deserto), ma soprattutto per il pubblico al seguito (quasi totalmente assente), risultando spesso delle kermesse che annoverano grandi nomi tra i partenti ma utili solo ad attirare sponsor.

Le prime due tappe, totalmente pianeggianti, sono state vinte ieri e l'altro ieri da due velocisti italiani: prima Andrea Guardini (Astana) e poi Elia Viviani (Team Sky). Quella di oggi, Al Ain - Jebel Hafeet, di 140 km, era la terza tappa, l'unica con una salita nel finale (Jebel Hafeet è il monte più alto dell'emirato di Abu Dabhi) in grado di fare selezione, e quindi decisiva per la classifica generale.

Aru: speranze ridotte a un lumicino

Nel caldo soffocante (54°C la temperatura percepita) lo scatto di Rafaâ Chtioui (Sky Dive Dubai) cercava di smuovere la corsa, ma grazie al lavoro di Lampre, Movistar e soprattutto dell'Astana di Aru e Nibali, Chtioui veniva ripreso lasciando spazio all'attacco decisivo di Chaves, presto inseguito dagli stessi Aru e Nibali e da Poels.

Il primo a cedere è Nibali, che lascia ad Aru il compito di provare a vincere: il sardo non riesce però a tenere le ruote dell'olandese che si gestisce bene e all'ultimo chilometro riprende Chaves, provando saggiamente a staccarlo senza aspettare una volata che lo vedrebbe battuto. All'ultima curva però arriva la caduta tragicomica che consegna vittoria e maglia di leader al colombiano, che precede Aru, lo stesso Poels, e l'altro italiano Diego Ulissi (Lampre). Aru, secondo per 12'', potrebbe ancora contare sui traguardi volanti della frazione conclusiva di domani, che presenta un percorso corto e pianeggiante. Sarà comunque molto difficile strappare la maglia a Chaves, viste le doti di scattista del colombiano, che gli hanno regalato due successi nell'ultima Vuelta a España.