Non è ancora finita la lunga serie di ritiri nel mondo del Ciclismo. Mentre la stagione delle corse sta per ripartire, chi non ha trovato un ingaggio è costretto a dare l’addio alla carriera. Succede in Italia, dove tanti corridori sono ad un passo dal ritiro, ma anche all’estero. Tre corridori belgi, tra cui Bjorn Leukemans, sono tra gli ultimi ad aver ufficializzato la fine della carriera.

Leukemans, ad un passo dalla gloria

Il nome più illustre tra i belgi che stanno lasciando il ciclismo è senz’altro quello di Bjorn Leukemans. A 38 anni Leukemans non ha più ricevuto né la proposta di rinnovo dalla Wanty, che ha giudicato troppo alto il suo stipendio, né nuove offerte interessanti.

Eppure, nonostante l’età, anche quest’anno ha dimostrato di essere ancora un vincente firmando il successo nel Grote Prijs Jef Scherens e nel Ronde Van Limburg. Leukemans è anche arrivato secondo in una tappa dell’Eneco Tour, corsa di livello World Tour, ed ha conquistato la top venti alla Roubaix arrivando nel gruppo di Kristoff e Sagan. Un corridore tutt’altro che finito e che può vantare un’esperienza come pochi nelle grandi classiche. Leukemans è stato per oltre un decennio tra i protagonisti delle classiche del nord, soprattutto quelle del pavè. Ha finito per sette volte nella top ten delle classiche monumento, sfiorando il podio sia alla Roubaix che al Fiandre con due quarti posti. “Meritavo un addio migliore, ma altri hanno deciso diversamente” ha spiegato con grande amarezza il corridore belga.

Fine corsa per De Greef e Vandewalle

Questa stagione segna la fine della carriera anche per due buoni corridori, molto più giovani di Leukemans. Il trentenne Francis De Greef è stato costretto a lasciare, anche lui non rinnovato dalla Wanty. Quello di De Greef non è certo un nome altisonante, ma il corridore belga si è segnalato come discreto scalatore, un regolarista che sarebbe ancora potuto essere molto utile in appoggio ad un corridore da corse a tappe.

De Greef ha infatti concluso il Giro d’Italia per tre volte nella top 20, senza grandi slanci ma dimostrando solidità e regolarità. “Avevo un accordo verbale con la Wanty ma non ho ricevuto il rinnovo” ha rivelato De Greef.

Nessun interesse neanche sul nome di Kristof Vandewalle, altro belga di buon spessore. Vandewalle si è segnalato come un ottimo interprete delle cronometro: ha fatto parte per due volte del sestetto della Omega Quickstep che ha conquistato il titolo iridato, ha vinto crono anche al Giro di Polonia e d’Austria e tre titoli nazionali di specialità. Se anche un curriculum del genere non è bastato ad assicurarsi un contratto allora per il ciclismo la crisi deve essere proprio pesante.