E’ partito tutto da un semplice tweet di un corridore, l’australiano Rohan Dennis. L’ex primatista dell’ora ha proposto sul suo spazio social di spostare il Giro d’Italia a luglio dopo che il Tour de France si è ritirato dal calendario World Tour. Un’idea che sta facendo discutere nel mondo del Ciclismo, in un momento in cui sul futuro ci sono sempre più dubbi tra spaccature, uscite di scena di sponsor e corse in difficoltà.

Dennis: facciamo il Giro a luglio

“Io dico che se il Tour de France diventa una corsa HC, il Giro d’Italia dovrebbe spostarsi a luglio.

Forse ci sarebbe una crescita massiccia di interesse da parte dei corridori”. Così Rohan Dennis, australiano del Team BMC, si è espresso su Twitter. L’idea nasce dalla scelta di Aso di ritirare il Tour de France e tutte le sue altre corse (Vuelta Espana, Roubaix, Liegi…) dal calendario World Tour a partire dal 2017, per il disaccordo sulla riforma voluta dall’Uci. Il Tour diventerebbe così una corsa a tappe HC, alla pari di un Giro del Trentino o un Giro di California per essere più chiari. Non potrebbero quindi più partecipare al Tour de France tutte le squadre del World Tour, ma solo quelle scelte e volute dall’organizzazione. Da qui al 2017 c’è ancora tempo per ricomporre la situazione, ma se così non fosse ci troveremmo di fronte ad una svolta epocale: il calendario principale del ciclismo senza la corsa più importante e prestigiosa.

Da qui nasce la proposta di Rohan Dennis, che il Tour de France lo conosce bene avendo vestito la prima maglia gialla nella scorsa edizione. Il corridore australiano vorrebbe il Giro d’Italia nello spazio ora occupato dal Tour de France. Per il Giro potrebbe essere un’opportunità interessante. Ma a luglio 2017 ci si potrebbe paradossalmente trovare con Giro e Tour in programma in contemporanea, la corsa rosa nel calendario World Tour e quella gialla come HC, oppure con un Tour spostato in una data più marginale. Questospezzettamentocreerebbe solo una grande confusione e crediamo non farebbero bene al ciclismo.