L’edizione 2016 della Clasica de Almeria sarà ricordata a lungo dai corridori che ne sono stati protagonisti. Le condizioni atmosferiche, con un vento tempestoso, hanno costretto l’organizzazione a neutralizzare la corsa e poi sospenderla. Alla fine si è deciso di correre una mini versione urbana, con un circuito cittadino ad Almeria. In neanche mezz’ora la corsa ha compiuto i sette giri del tracciato organizzato alla meglio, con l’australiano Leigh Howard che ha regalato il successo alla Iam.

Clasica del Almeria, quanto vento!

Il weekend del Ciclismo spagnolo iniziato ieri con la vittoria di Gilbert nella Vuelta Murcia, si doveva concludere oggi con la Clasica de Almeria.

La giornata prevedeva inizialmente una corsa di 184 km, senza particolari difficoltà altimetriche e in gran parte sulla costa. Doveva essere una bella sfida tra velocisti, con Nacer Bouhanni nel ruolo del favorito. Invece il vento al limite della tempesta ha messo in grande difficoltà i corridori e l’organizzazione. Si è deciso di partire neutralizzando i primi km, ma una volta partiti davvero ci si è resi conto dell’impossibilità di continuare. Dopo una trentina di chilometri la corsa è stata sospesa e si è deciso di salvare il salvabile programmando un circuito cittadino ad Almeria. Così i corridori hanno corso una mini versione della Clasica de Almeria, con sette tornate, di cui la prima neutralizzata, di un circuito cittadino di appena 3 chilometri e mezzo.

La vittoria di Howard

In neanche mezz’ora questa strana edizione della Clasica de Almeria è iniziata e finita. A spuntarla è stato l’australiano Leigh Howard (Iam) che ha battuto in volata Tsatevich (Katusha) e il compagno di squadra Saramotins, con il gruppo arrivato spezzettato nel finale a causa del vento laterale. I favoriti Coquard e Bouhanni hanno chiuso quarto e quinto, sprintando dietro ai tre corridori che si erano avvantaggiati nel finale.

“E’ stata una giornata strana, con un vento da pazzi e tante neutralizzazioni” racconta Howard “Alla fine si è deciso di fare questo circuito urbano, ma anche lì c’era molto vento e a due chilometri dall’arrivo il gruppo si è spezzato. Il piano iniziale era di correre per Pelucchi. Poi ho avuto la fortuna di avere ancora con me dei compagni nel finale, ho solo dovuto fare la volata negli ultimi cento metri”.