La sfida tra Peter Sagan e Greg Van Avermaet per la vittoria della Tirreno Adriatico si è conclusa con qualche frecciata tra i due campioni. La classifica ha premiato Van Avermaet per appena un secondo, ma Sagan ha criticato il rivale per l’atteggiamento opportunistico tenuto nella tappa di lunedì. Un giudizio cui il fiammingo non ha dato molto peso, dall’alto della sequenza di vittorie ottenute in questo inizio di stagione.

Sagan e Van Avermaet, ruoli capovolti

Se nelle scorse stagioni Greg Van Avermaet era uno degli eterni secondi del Ciclismo, in questo inizio di 2016 il fiammingo ha capovolto la situazione.

Ha debuttato nelle classiche del nord vincendo la Het Nieuwsblad a spese di Sagan, ed ha bissato nella tappa di Cepagatti e nella classifica finale della Tirreno-Adriatico. E anche qui è sempre stato Peter Sagan a doversi accomodare alle spalle di Van Avermaet. Logico che tra i due sia montata una certa rivalità, dopo che anche nello scorso Tour de France si erano confrontati duramente per una vittoria di tappa andata a Van Avermaet. Sagan, che probabilmente sta cominciando a soffrire questa serie di sconfitte ad opera di un eterno secondo, ha lanciato una frecciata dritta al fiammingo della BMC: “Sono amareggiato per la tappa di Cepagatti” ha dichiarato il Campione del Mondo “Van Avermaet non ha collaborato perché ha detto di avere dei compagni dietro, ma tutti li avevamo.

Il suo modo di correre non è certo il mio stile”.

Un momento frustranteper Sagan

Greg Van Avermaet ha subito risposto all’accusa del rivale, con uno spirito corroborato dalle belle vittorie ottenute in questo scorcio iniziale di stagione. “Battere Sagan così spesso significa che sto vincendo molto. Lui ha sfiorato il successo molte volte, penso che sia frustrante” ha dichiarato Van Avermaet, che poi spiega il motivo per il quale non ha collaborato alla fuga nella tappa di lunedì andando poi a vincere in volata grazie alle energie risparmiate: “Di solito non corro così, ma dietro avevo Van Garderen e Caruso che erano in classifica, è stata una scelta dettata dalle circostanze”.

La vittoria finale sancita dalla cronometro di San Benedetto del Tronto lancia orail fiammingo della BMCcon grande sicurezza verso le classiche: “Prima c’erano tante piccole cose che non andavano, ora ho la fortuna dalla mia parte, sono pronto per vincere una grande classica”.