Inutile negarlo, certe emozioni le regala solamente il calcio. Di imprese sportive è piena la storia, dal miracolo che negli anni 70' vide il Cagliari di Scopigno trionfare nel primo storico titolo di Campione d'Italia, all'altrettanto straordinaria cavalcata che nel 1985 portò al trionfo tricolore l'Hellas Verona di Osvaldo Bagnoli. Ricordi di un calcio che sembrava definitivamente seppellito sotto le montagne di milioni che girano in un mondo spesso travolto da scandali, scommesse ed altri intrighi di palazzo. Eppure in questo 2016 c'è ancora spazio per sognare, e per quei “miracoli” che rendono la storia di questo sport unica tanto da far riaccendere l'entusiasmo anche in realtà di provincia come oramai non si vedeva da tempo.
Ed è dalla patria che ha fatto venire alla luce questo straordinario sport che arrivano le emozioni che ci fanno fare pace con i guai che hanno oscurato in tanti la vera passione.
La straordinaria vittoria del Liverpool in Europa League
Una cosa è certa, il modo di vivere la passione per il calcio che esiste e resiste in Inghilterra è una scuola di cultura, e personalmente oso dire di vita, che tutti dovremmo prendere ad esempio. Proprio la tenacia e la voglia di giocare fino all'ultimo ha portato I Reds di Klopp a scrivere un'altra storica pagina per il Liverpool. Destino ha voluto che la vittima degli inglesi fosse proprio il Borussia Dortmund, squadra tanto amata da Klopp, che ad Anfield a 25' dal termine poteva amministrare un prezioso vantaggio di 3-1 con una discreta tranquillità.
Per il Liverpool solo il successo avrebbe aperto le porte della qualificazione e probabilmente nemmeno più i giocatori credevano nell'impresa, ma si sa che in Inghilterra il fattore primario è giocare per il pubblico e per lo spettacolo fino al termine, ed è questa l'arma storica che 11 anni fa ha portato alla conquista di quella Champions League in quel di Instanbul ai danni del Milan, che allora al termine della prima frazione vinceva 3-0; sappiamo tutti come andò a finire.
A volte la storia si ripete? Sicuramente sì, ma è altrettanto vero che certe fortune bisogna propiziarsele, e Klopp è un maestro le cui parole nell'intervallo del match contro il Borussia hanno certamente fatto scattare la molla nei Reds:" All'intervallo c'era una buona atmosfera, onestamente ero soddisfatto della partita, non dei gol certo, ma della nostra partita sì.
Così ho detto ai ragazzi che Io non c'ero a Istanbul, ma alcuni giocatori del Liverpool un po' più vecchiotti di loro che oggi fanno i commentatori in tv erano sotto 3-0 all'intervallo e alla fine hanno vinto la Champions League. Anche quando una cosa sembra impossibile, in realtà è possibile e bisogna sempre provarci".Il resto è un'altra pagina di storia, con i gol di Coutinho, Sakho e Lovren a coronare uno stile e una mentalità di cui si deve fare prezioso tesoro.
Leicester e il sogno di Ranieri
Ad un passo dalla storia anche il Leicester di Ranieri che a cinque giornate dal termine può guardare le dirette inseguitrici dalla vetta della classifica in Premier League. La favola che si trasforma in realtà?
Davide che sconfigge Golia? I paragoni si sprecano e, presumibilmente, si protrarranno per parecchio tempo; ciò che importa è il messaggio di speranza che proprio l'undici di Ranieri ha lanciato a questo mondo. Un messaggio di un calcio ancora pulito che può sconfiggere gli assegni a nove zeri e che avrà l'effetto, sicuramente in tutta Europa e in particolare in Italia, di riavvicinare famiglie e di riaccendere la speranza di tanti sognatori.