E' sicuramente la domanda da un milione di dollari, quella che divide sportivi, appassionati e tifosi da tempo immemore. Per tutti il primato se lo contendonoMichael Schumacher e Ayrton Senna, ma sempre in base all'amore per i piloti e alle imprese sulla pista, non su base statistica o scientifica.

Per decretare il campione si è ricorso ad uno studio approfondito dell’Università di Sheffield, UK.

Uno studio statistico ben ponderato

Gli studiosi di statistica hanno, infatti, stilatouna inedita e completaclassifica considerando non soloil numero di vittorie, ma l’abilità del pilota nelle più svariate condizioni di guida e le sue performance in relazione alle squadre in cui ha corso e vinto.

Ultimo ma non meno importante aspetto, hanno dato molto peso all’evoluzione tecnologica delle vetture da corsa nelle decadi. Ilteam di appartenenza puòpesare moltissimo nella valutazione, ancheall’85% sulle performance di un pilota, perchè nella F1 odierna, il talento oggi conta molto di meno e anche un pilota mediocre può ambire alla vittoria se supportato da una macchina veloce.

Infatti, se si guardassero solo le cifre e le vittorie,la discussione durerebbe poco. Sia come GP vinti e come campionati, il KaiserSchumacherè senza rivali dall'altodelle sue 91 vittorie in GP edei sette iridati del Campioneper eccellenza. Così come Senna, dal talento purissimo e dalle vittorie memorabili e tristemente interrotte quando, tra il bivio tra Ferrari e Williams, non riuscì ad andarealla Rossa.

Il resto è storia.

Le sorprese dello studio però, e così come le polemiche sulla classifica non hanno tardato ad arrivare, perchètra i primi 20 della lista mancano molti mostri sacridelle monoposto, mentre emergono volti "sconosciuti" alla maggior parte degli appassionati. Come Christian Fittipaldi, che corse soloper qualche stagione negli anni ’90 e senza risultati di rilievo, che si ritrova tra i primi 20.

Schumi perde il 'titolo' del grande tra i grandi

Attraverso l’analisi statistica diAndrew BelldelMethods Institute ofSheffield e dei i ricercatori, si giunge alla conclusione che il più grande pilota di tutti i tempi non sia l'asso di Kerpen, ma Juan Manuel Fangio,il mitico argentino (salito l’ultima volta sul podio nel 1957, a 46 anni di età) secondo lo studio è il pilota perfetto per la F1.

Fernando Alonso, da molti considerato il più completo, è al terzo posto in questa nuova classifica, mentre LewisHamilton è fuori dalla top 10 e Senna è solamente quinto. Entra nella Top Ten il ferrarista Sebastian Vettel, che sta cercando di incrementare il bottino di vittorie e titoli con la Rossa fin dal 2016, nonostante i problemi della Ferraridi affidabilitàin queste prime gare.

Ecco i primi 10 della classifica: JuanManuel Fangio, Alain Prost, Fernando Alonso, Jim Clark, Ayrton Senna, Jackie Stewart, Nelson Piquet, Emerson Fittipaldi,Michael Schumacher,Sebastian Vettel.

La classifica integrale (per chi fosse interessato) è presentesul "Journal of Quantitative Analysis in Sports".