Anche quest’anno, pur in una giornata asciutta e di bellissimo tempo,il Giro delle Fiandre non ha mancato di regalare il brivido del rischio e del pericolo. Tante, tantissime cadute, si sono succedute durante la corsa e soprattutto nelle fasi centrali, con il gruppo ancora numeroso in perenne bagarre per conquistare le posizioni di testa.

BMC spazzata via

Ne hanno fatto le spese anche Greg Van Avermaet, finito all’ospedale con una clavicola fratturata e il vincitore della Milano Sanremo Arnaud Demare. Il Team BMC doveva essere una delle squadre più forti del Giro delle Fiandre.

Invece la corsa dei muri è finita in maniera sportivamente drammatica per lo squadrone rossonero. Ad un centinaio di chilometri dall’arrivo il trenino BMC è finito rovinosamente a terra mentre cercava di risalire il gruppo dalla parte destra della carreggiata. A causare la caduta è stato un contatto con un altro corridore: il primo della fila rossonera è ruzzolato a terra facendo così cadere anche Van Avermaet e gli altri compagni. Il corridore fiammingo ha così perso quella che sembrava la grande occasione della sua carriera, arrivando sull’onda di una serie di vittorie a questo appuntamento con il Giro delle Fiandre. Per lui ritiro in lacrime, frattura della clavicola e addio così anche alla Parigi Roubaix.

In casa BMc si sono dovuti ritirare anche Michael Schar e Manuel Quinziato, caduti insieme a Van Avermaet, e Marcus Burghardt, finito a terra in precedenza.

Demare e Benoot, addio Fiandre

Ha avuto davvero poca gloria anche il Giro delle Fiandre di Arnaud Demare e di Tiesj Benoot. Il vincitore della Milano Sanremo è stato uno dei primi a ritirarsi, dopo una caduta intorno a metà corsa avvenuta nelle posizioni d’avanguardia del gruppo.

Demare ha ripreso la corsa, ma dopo qualche km ha dovuto arrendersi e ritirarsi. È finita presto anche la corsa dell’astro nascente del Ciclismo belga, Tiesj Benoot. Il corridore della Lotto è stato il più malconcio di una caduta avvenuta a circa 130 km dall’arrivo, causata probabilmente da una borraccia gettata maldestramente da un corridore. Negli stessi concitati frangenti si è corso anche il rischio dell’investimento di un meccanico da parte di un’ammiraglia.