Che fine ha fatto John Degenkolb? Il vincitore di Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix 2015 è fermo ai box ormai da fine gennaio, quando un’automobile incrociò il gruppo della Giant-Alpecin in allenamento sulle strade spagnole di Calpe e investì diversi ciclisti, anche con gravi conseguenze.

Le conseguenze dell’incidente

Uno di quelli che ebbero la peggio fu proprio il capitano della squadra, il tedesco Degenkolb, che rischiò di perdere il dito indice della mano sinistra (oltre a essersi fratturato l’avambraccio):l’infortunio gli è costato uno stop di tre mesi, quelli cruciali per la sua indole di “cacciatore di Classiche” visto che lo ha costretto a saltare tutta la prima parte dell’anno e quindi ha compromesso inevitabilmente la sua stagione.

Il mirino di Degenkolb, infatti, era puntato su un bis che avrebbe avuto un che di storico, ossia rivincere due Classiche tanto diverse come la Milano-Sanremo e la Parigi-Roubaix a 12 mesi di distanza. Purtroppo così non è stato, in conseguenza di quello che è stato solo uno dei gravi incidenti che hanno falcidiato il Ciclismo nella prima parte di questa stagione. La buona notizia, però, è che ora il rientro di Degenkolb nel ciclismo che conta è sempre più vicino, e c’è un programma di massima.

Obiettivo vittorie di tappa al Tour

Nulla è perduto, infatti: se è vero che vincere una Classica ti catapulta nel mito, è vero anche che il Tour de France è la corsa più seguita al mondo, e il leader della Giant-Alpecin ha messo proprio su quella corsa il mirino per cercare di raddrizzare un’annata nata male (ma che poteva andare anche molto peggio, visti i primi bollettini medici post-incidente).

Degenkolb è tornato in sella, e la sua squadra vuole che il rientro in gruppo sia graduale per arrivare al top della forma per luglio, in Francia. Le occasioni per vincere, per uno con le sue caratteristiche, non mancheranno, anche se la concorrenza sarà parecchio agguerrita. Certo: vista la gravità dell'incidente che lo ha visto coinvolto, è già una bella notizia sapere che presto tornerà in sella, e in gare di primissimo piano.