Anche Peter Sagan, così come l’altro grande favorito della corsa Fabian Cancellara, ha una sola spiegazione per essere rimasto così presto tagliato fuori dalla corsa per la vittoria alla Parigi Roubaix: la sfortuna. I tanti episodi, il ritiro di Oscar Gatto, la caduta di Cancellara che ha tolto slancio all’inseguimento, hanno condizionato la corsa del Campione del Mondo. Proprio l’uscita di scena del grande rivale è stato paradossalmente il colpo definitivo alle ambizioni di Sagan.

Sagan: questa è la Parigi Roubaix

Pur dimostrando di avere anche oggi tanta forza, Peter Sagan e tutta la Tinkoff non hanno avuto dalla loro la buona sorte.

Oscar Gatto, che doveva essere il gregario più importante del Campione del Mondo, si è ritirato già a metà corsa dopo essere rimasto coinvolto in una caduta. Sagan si è poi trovato invischiato nella seconda parte del gruppo e senza compagni che potessero aiutarlo la corsa per la vittoria si è ben presto chiusa. “Questa è la Parigi Roubaix, non si sa mai cosa sta per succedere” ha commentato Sagan “E’ una grande corsa, davvero storica, ma molto difficile da vincere. Tutte le squadre fanno le proprie strategie, oggi due dei favoriti sono rimasti indietro dopo un incidente e le altre squadre davanti avevano i corridori per controllare le cose. Senza collaborazione era difficile rientrare” aggiunge Sagan.

Corsa finita con la caduta di Cancellara

Peter Sagan ha trovato nel grande rivale Cancellara l’alleato giusto per poter riaprire la corsa. Ma la caduta del campione svizzero schivata con un vero equilibrismo, ha di fatto chiuso il sipario anche sulle velleità di Sagan, rimasto sempre più solo ad inseguire. “Stavamo collaborando con Fabian, ma dopo che è caduto abbiamo perso slancio.

Sono stato fortunato a non cadere, ma da quel punto la corsa era finita per me” spiega Sagan.

Il Campione del Mondo ha continuato la sua Parigi Roubaix in un gruppetto insieme a corridori con poche velleità ed energie, chiudendo nel velodromo all’undicesimo posto. “La corsa è andata contro di noi, questo è il Ciclismo” spiega il Ds del Team Tinkoff Lars Michaelsen.