Non c'è pace per la Astana: la formazione kazaka è ancora scossa dopo lagiornata no di Vincenzo Nibali alla cronoscalata dell'Alpe di Siusi, che potrebbe compromettere seriamente il cammino del siciliano nell'edizione numero 99 del Giro d'Italia, e ora è costretta ad affrontare anche un altro ostacolo: l'accusa di un'azienda di abbigliamento, che ha prodotto dei capi per il team e dice di non essere mai stata pagata. Un affare da 200 mila euro.

Le accuse ad Astana

A innescare la scintilla è MGS Group, un'azienda di Rivoli (vicino a Torino, dove si concluderà il Giro d'Italia 2016) che nel luglio del 2015 ha ricevuto da un intermediario di Astana, appunto, la richiesta di produrre capi sportivi: t-shirt e pantaloncini, tute e giubbotti, cappellini, oltre a camicie e bermuda.

MGS Group haconsegnato il tutto a lavoro finito, peraltro nel pieno rispetto dei tempi, ma da quel giorno sta ancora aspettando che il team Astana passi a saldare il conto, mentre ad oggi non ha ottenuto altro che promesse.

Il titolare dell'azienda, raggiunto da Torino Today, è su tutte le furie: "Siamo stati raggirati in maniera vergognosa, e la squadra di Ciclismo è complice perché ha finto e continua a fingere di non conoscere i comportamenti tenuti dai suoi intermediari".

Un epilogo in tribunale?

Il danno è ingente: c'è merce che già viene utilizzata dai ciclisti del team Astana e ce n'è altra prodotta in grandi quantità e ancora ferma nei magazzini, perché non è stata mai ritirata. MGS Group ha sollecitato più volte il pagamento ed è anche riuscita a incontrare il general manager del team,Aleksandr Vinokurov, ma nonostante le ampie rassicurazioni ottenute non è ancora venuta a capo della faccenda, e ora ha sporto querela nei confronti degli intermediari coinvolgendo anche Astana.

I ciclisti non sono coinvolti nella vicenda se non in misura marginale, dato che a quanto pare utilizzano i capi d'abbigliamento ma non possono certo controllare come questi sono stati prodotti, e se sono stati pagati; di certo, però, c'è questa notizia non fa che alimentare l'aria pesante che c'è intorno alla squadra in questi frangenti.