Mario Cipollini non è tipo da mezze misure. Lo era quando correva e lo è ancora adesso nei suoi commenti, spesso spietati. Il Re Leone del Ciclismo italiano ha stroncato i suoi eredi, i vari Modolo, Viviani e Nizzolo che stanno cercando, senza troppo successo, di impensierire Kittel e Greipel nelle volate del Giro d’Italia. Secondo Cipollini i velocisti italiani non avrebbero grandi chance di crescere ed arrivare ai vertici.

Cipollini: per migliorare è tardi

Mario Cipollini è intervenuto sulle volate che hanno caratterizzato la prima settimana del Giro d’Italia.

Due vittorie per Marcel Kittel in Olanda e due per Andrè Greipel una volta tornati in Italia. A fare da avversari sono stati sempre i velocisti italiani, sempre stracciati dai due tedesconi che hanno dominato in lungo e in largo. C’è stata poca gloria per Giacomo Nizzolo, Sacha Modolo e Elia Viviani, gli sprinter italiani più attesi, mentre Matteo Pelucchi e il debuttante Jakub Mareczko hanno già abbandonato la corsa rosa. L’analisi di Mario Cipollini è stata spietata e non lascia grandi speranze ai velocisti italiani: “Siamo dei pesi medi contro due pesi massimi” ha sentenziato l’ex campione, che non vede possibili miglioramenti per il futuro: “Speriamo che possano crescere, ma secondo me ormai è tardi”.

Viviani e gli altri sprinter azzurri

L’analisi di Cipollini è netta ma tutto sommato indiscutibile. Marcel Kittel e Andrè Greipel sono di un altro pianeta, non solo per i velocisti azzurri ma per quasi tutto il resto del gruppo. Al passaggio nel ciclismo professionistico Elia Viviani, Giacomo Nizzolo e Sacha Modolo, oltre ad Andrea Guardini che non è presente al Giro d’Italia, erano attesi come possibili campioni.

Ma nonostante i buoni livelli raggiunti, nessuno ha dimostrato di poter fare l’ultimo salto di qualità. A 27 anni Viviani è un campione su pista ma su strada vanta un solo successo di tappa nei grandi giri e tante vittorie in corse di medio livello. Nizzolo è coetaneo di Viviani, ha ottenuto una dozzina di vittorie, mai in un grande giro.

Modolo ha quasi29 anni e la scorsa stagione è riuscito finalmente a centrare i primi due successi al Giro. Ed anche quel quarto posto nella Milano Sanremo d’esordio è rimasto un episodio troppo sporadico. Intanto la nuova generazione di velocisti stranieri che sta arrivando, da Fernando Gaviria a Caleb Ewan, sembra poterli superare nelle gerarchie prima che loro raggiungano i vertici.