Con Landa e Dumoulin fermi ai box, il Giro d’Italia sta andando sempre di più verso uno scontro diretto tra Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde. Il murciano ha iniziato la sua consueta strategia, trasformandosi nell’ombra di Nibali ad ogni suo tentativo senza dargli mai man forte. Un gioco di nervi e di parole oltre che di gambe per far innervosire l’avversario che è la cifra caratteristica di Valverde, che ha trasformato anche la piccola sconfitta nello sprint di ieri in un motivo per stuzzicare il rivale.

Valverde: “Non sapevo degli abbuoni”

Il finale della tappa friulana con arrivo a Cividale ha riservato una piccola sorpresa.

Alejandro Valverde si è visto battere nello sprint finale da Vincenzo Nibali, un evento quanto mai insolito se non inedito viste le capacità di velocista nettamente superiori del campione spagnolo. Nibali ha così agguantato 4 secondi di abbuono grazie al terzo posto, mentre Valverde con il quarto è rimasto a secco. Ma nel dopo tappa Valverde ha minimizzato la sconfitta subita ad opera di Nibali nella volata: “Non sapevo che c’erano solo due corridori davanti e che c’erano ancora quattro secondi di abbuono in palio” si è giustificato Valverde “Io ero partito da molto lontano per tenere alto il ritmo e guadagnare più tempo possibile, per la maglia rosa di Amador. Non sapevo che c’erano gli abbuoni, ma non credo che questo Giro d’Italia si deciderà per quattro secondi”.

Nibali: “Valverde ha sprintato”

Nibali è apparso più sereno e disteso rispetto a qualche giorno fa, quando gli errori commessi a Roccaraso avevano un po’ perturbato il clima di casa Astana. Il Campione d’Italia ha rispedito al mittente la spiegazione fornita da Valverde sullo sprint di Cividale: “Valverde ha sprintato, in ammiraglia c’è gente preparata che ti dà sempre ogni indicazione” ha dichiarato Nibali.

La sfida tra Nibali e Valverde sale di tono vivrà ora i momenti determinanti tra oggi, nel tappone dolomitico con il Giau, e domani, con la cronoscalata all’Alpe di Siusi. Sarà una sfida interessantissima anche sul piano strategico, visto che la Movistar potrà giocare su due fronti, con la maglia rosa di Amador e Valverde.

Senza dimenticare la consistenza di Krujswijk, la brillantezza in montagna di Chaves, e che tanti altri corridori partiti con grandi ambizioni ma rimasti indietro in classifica, pensiamo ad Uran o Pozzovivo, potrebbero provare a rovesciare la corsa.