Come era inevitabile l’accesissimo sprint che ha chiuso la prima tappa del Giro del Delfinato ha lasciato molte scie polemiche in mezzo al gruppo. Diversi corridori si sono lamentati dei gesti al limite del regolamento che si sono visti nel finale, soprattutto le testate tra i treni di Katusha e Cofidis. Il più esplicito è stato John Degenkolb, che ha parlato di vergogna per Bouhanni e la sua squadra.
Degenkolb: “Bouhanni deve vergognarsi”
Negli ultimi chilometri della prima tappa del Giro del Delfinato la lotta è stata furente e senza esclusione di colpi, soprattutto tra i treni della Cofidis di Bouhanni e della Katusha di Kristoff.
I Cofidis hanno cercato di prendere posizione facendosi largo a testate, così come Bouhanni ha provato a togliere Kristoff dalla ruota del suo apripista Guarnieri. Kristoff ha però ribattuto e grazie anche alla sua maggior fisicità ha difeso la posizione. Nessuno ha tolto le mani dal manubrio, gesto vietato dal regolamento, ma le testate sono volate da ambo le parti, con il rischio di generare una rovinosa caduta a sessanta all’ora. “Bouhanni e la Cofidis devono vergognarsi” ha twittato John Degenkolb, che ha chiuso al 12° posto “Mi spiace ma questo è troppo, il Ciclismo non è la boxe”.
Debusschere: “Bouhanni non ha meritato”
Altrettanto duro è stato Jens Debusschere, il belga della Lotto Soudal che ha sprintato al secondo posto.
Appena dopo l’arrivo Debusschere è stato il primo a complimentarsi con Bouhanni, ma dopo aver visto le immagini della volata in tv e di quanto successo prima delle ultime centinaia di metri, il belga ha cambiato idea: “Mi stupisce vedere corridori che parlano di sicurezza e poi fanno queste cose. Non ha influenzato il mio sprint, ma penso che la vittoria non possa andare ad un corridore che l’ha conquistata ingiustamente”.
D’opinione opposta è stato ovviamente il diretto interessato, quel Nacer Bouhanni che tutti hanno ormai imparato a conoscere come sprinter irruento e sempre al limite del regolamento: “E’ stata una grande lotta, prima tra Guarnieri e Laporte, poi con Kristoff. E’ durata a lungo, quasi 500 metri. E’ una lotta fino alla fine, è una volata”.