Come era prevedibile non sono mancate le polemiche e le proteste dopo il rocambolesco finale della quarta tappa del Giro di Svizzera. Una curva a novanta gradi a circa 140 metri dall’arrivo allo sprint ha reso il finale particolarmente pericoloso. Van Poppel ha rischiato di innescare una maxicaduta entrando nella svolta finale, ma per fortuna è riuscito a salvarsi con un’acrobazia. Nessuno è caduto ma le proteste dei corridori sono fioccate.

Cancellara: un arrivo ridicolo

Era bastata un’occhiata alle ultime centinaia di metri del percorso scelto per la quarta tappa del Giro di Svizzera per capire che sarebbe potuto succedere qualcosa di pericoloso.

Dopo una serie di curve e rotonde il percorso proponeva una secca svolta a destra ad appena 140 metri dall’arrivo, quando solitamente gli sprinter hanno già lanciato la propria volata. Una scelta illogica che in effetti ha rischiato di portare ad una caduta spaventosa quando nella bagarre per prendere più avanti possibile la curva Danny Van Poppel ha toccato Sagan rischiando di essere disarcionato dalla sua bicicletta.

Per fortuna il corridore olandese è riuscito a non cadere salvandosi con un virtuosismo, e tutti gli altri che seguivano sono riusciti a passare indenni. Ma questo non è bastato a risparmiare critiche severe dei corridori verso l’organizzazione della corsa. “E’ stato uno sprint ridicolo, credo che ci sia qualcosa di sbagliato nelle regole Uci.

Per fortuna nessuno è finito in ospedale” ha twittato Fabian Cancellara.

Perché una curva ad un centinaio di metri dall’arrivo?

Andrè Greipel non è presente al Giro di Svizzera.

Dall’Olanda, dove oggi inizia a correre nello Ster ZLM Toer, il velocista tedesco ha però dato la sua impressione sul percorso incriminato: “Il Ciclismo ha bisogno di una curva a cento metri dall’arrivo in una tappa per velocisti?”.

Dello stesso tono è stata la dichiarazione di Juan Josè Lobato: “Che bisogno c’era di questa curva?

E’ questo lo spettacolo che vogliamo offrire?” si è chiesto il velocista spagnolo della Movistar.

“Un arrivo così è inaccettabile” ha twittato a sua volta Matthew Brammeier, a cui si aggiunge la voce dell’esperto Gregory Rast: “L’Uci dovrebbe sapere che non c’è bisogno di finali come questo!”.