Una finta di Chris Froome è stato uno degli spunti più interessanti della tappa di montagna di Culoz vinta dal colombiano Jarlinson Pantano al termine di una lunga fuga. Basta questo per dire quanto sia stata piatta nel suo svolgimento una giornata che invece prometteva una vera battaglia tra gli uomini di alta classifica del Tour de France. Froome ha fintato un attacco, appena un paio di pedalate. Un atteggiamento curioso di cui poi è stato chiesto il motivo a Chris Froome nelle consuete interviste del dopo tappa.

Froome, una finta a Quintana

Chris Froome ha spiegato di aver voluto valutare la reazione degli avversari con quello scatto platealmente appena abbozzato: “E’ stato interessante vedere che Quintana era sulla mia ruota e sembrava potermi seguire facilmente” ha spiegato Chris Froome “Era solo per avere un’idea, per vedere chi era in grado di reagire”.

Al di là dell’episodio curioso, in casa Sky sono rimasti molto sorpresi dello svolgimento della tappa di ieri con arrivo a Culoz. Solo la Astana ha cercato di fare qualcosa, anche se poi il tentativo di attacco di Fabio Aru è durato solo qualche centinaio di metri. Quintana è rimasto sempre passivo ed anche gli altri si sono limitati a difendere le posizioni acquisite, come se tutti fossero paghi del risultato fin qui maturato.

“Ci sono stati degli attacchi, ma non dei grandi attacchi” ha commentato Wouter Poels, sempre fortissimo in montagna tra i gregari di Chris Froome “Spero che gli avversari abbiano paura, sarebbe bello. Mi aspettavo più attacchi, forse si stanno risparmiando per le ultime tappe.

Noi abbiamo sempre avuto tutto sotto controllo”.

Anche Chris Froome ha deciso di non provarci. “Il finale era in pianura, era meglio rimanere con i compagni” ha spiegato Dave Brailsford, Team manager del Team Sky “La situazione è stata sempre ben gestita. Diego Rosa ha fatto un tratto di salita molto forte, e poi Aru è stato obbligato a provarci con Valverde, ma non ha funzionato per loro. Quintana non si è mosso e nemmeno gli altri”.