Ad una manciata di ore di distanza dalla cerimonia di apertura ufficiale delle prossime Olimpiadi di Rio 2016, in Brasile l’entusiasmo sale alle stelle. Sui media di tutto il mondo i giochi olimpici sono diventati il primo argomento all’ordine del giorno, così abbiamo provato a raccogliere una carrellata con alcuni flash e curiosità da Rio.

Il cacciatore di Pokemon

La storia più curiosa che viene dal villaggio olimpico sinora è quella del giapponese Koehi Uchimura, sei volte campione del mondo di ginnastica. L’atleta è un vero maniaco di Pokemon Go, il popolare gioco per smartphone della Nintendo, un gioco che però non è ancora sbarcato in Brasile.

Uchimura se ne è accorto a sue spese: infatti lasciando aperto il roaming alla ricerca di Pokemon in giro per Rio in pochi giorni ha accumulato una bolletta telefonica da incubo, ovvero500mila yen (4.500 euro). La compagnia telefonica giapponese però ridurrà la multa come gesto di favore.

Paura delle zanzare

Il virus Zika e la zanzara killer che mietono vittime nel Sudamerica hanno spaventato tanti atleti, alcuni dei quali hanno anche rinunciato a partire per i Giochi. Altri, invece, hanno avuto il cattivo gusto di scherzarci su. Èquello che ha fatto Hope Solo, portiere della rappresentativa statunitense di calcio femminile, che prima di partire ha postato sui social una serie di foto in cui scherzava sul virus, travestita con una sorta di maschera da esploratrice e equipaggiata con un ampio set di spray anti-zanzare da mettere in valigia.

Il pubblico non ha gradito, infatti durante la gara di esordio della squadra di calcio femminile degli Stati Uniti, che ha battuto 2 a 0 la Nuova Zelanda, gli spettatori sulle tribune dello stadio di Belo Horizonte hanno beccato Hope Solo ad ogni occasione, prendendo in giro la portierona con bordate di fischi e cori come "Zika!

Zika! Zika!".

Niente internet per le pallavoliste

C’è invece chi ha capito che i cellulari e i social rischiano di essere una brutta distrazione in vista dei Giochi. Si tratta della squadra femminile brasiliana di pallavolo. Niente social, niente internet, l’intera squadra è rimasta offline seguendo l’esempio del capitano Fabiana Claudino.

L’annuncio è arrivato su Instagram proprio dal capitano: "Buona notte, Brasile! Io sono qui per dire che fino alla fine dei Giochi sarò lontano dai social. Il grande giorno è alle porte e sarà una grande lotta per tutti noi. E' arrivato il momento di mettere in campo tutta la mia concentrazione e la la mia attenzione ...”.

I problemi dell’Italia

Purtroppo per i tifosi azzurri, le notizie che riguardano l’Italia sono sicuramente peggiori. Nel beach volley, dopo il caso di doping che ha costretto la Orsi Toth a lasciare i Giochi a pochi giorni dall’inizio, neanche la sua sostituta potrà gareggiare alle Olimpiadi. Rebecca Perry, come ha spiegato lei stessa, non aveva completato l’iter delle gare di selezione nei tempi stabiliti dal Cio.

Così anche l’italo – americana torna a casa, così insieme a Marta Menegatti alle Olimpiadi ci sarà Laura Giombini, classe 1989.

L’altra notizia di giornata riguarda il caso Schwazer: l'ultimo controllo antidoping fatto a sorpresa lo scorso 22 giugno aveva avuto esito negativo. Ennesimo capitolo di una telenovela sempre più intricata.