Sabato 6 agosto alle 14.30 ora italiana scatterà una delle gare più attese delle Olimpiadi di Rio, quella di ciclismo su strada maschile. Il percorso impegnativo, la starting list con quasi tutti i più grandi scalatori e campioni da corse a tappe, le squadre ridotte ad un massimo di cinque corridori sono tutti elementi che preannunciano uno spettacolo insolito e indimenticabile. Alejandro Valverde parte con i favori del pronostico, ma la gara olimpica è sempre tra le più imprevedibili e ricche di colpi di scena.

Olimpiadi Rio, un percorso da tappa di montagna

Il percorso disegnato per la gara di Ciclismo su strada alle Olimpiadi di Rio 2016 è difficile e tecnico. Per la lunghezza e la difficoltà delle salite riteniamo che non sia troppo distante da un tappone di alta montagna. La partenza è da Copacabana per un tratto in linea di 37 km che porta all’ingresso del primo circuito, quello di Grumari che misura 24.7 km e viene percorso per 4 volte. L’inizio del circuito è pianeggiante, poi viene affrontato un tratto di pavè che conduce verso l’inizio della salita di Grumari. È una salita di 1.3 km, con un inizio facile seguito da uno strappo centrale durissimo che raggiunge il 17%. Nel circuito c’è anche la salita di Grota Funda, 2 km al 6.8%, un’ascesa più regolare che raggiunge al massimo il 10%.

La corsa esce quindi dal circuito per ripercorrere al contrario una parte del tratto in linea iniziale ed entrare nel secondo anello, quello di Vista Chinesa. Questo misura 25.4 km, sarà percorso per due passaggi completi più un ultimo giro che dopo aver scalato la salita e percorso la discesa virerà verso il traguardo. La salita di Vista Chinesa è di 8.9 km con una pendenza media del 6.8% che risulta però ingannevole.

La salita è infatti spezzata a metà da un tratto di discesa che mitiga la percentuale media. I primi 4 km di salita sono costantemente sul 10% ed oltre, poi si supera la breve discesa e si raggiunge lo scollinamento con una seconda parte un po’ più morbida. In cima alla salita mancano ancora 15 km, con una discesa tecnica fino all’uscita dal circuito per gli ultimi 5 km quasi interamente dritti e pianeggianti.

Valverde favorito numero uno

La durezza del percorso chiama al risultato gli scalatori, uomini da grandi giri e da classiche dure. Il punto di riferimento è Alejandro Valverde: è tra i più forti in salita e può battere tutti allo sprint. Ma una corsa come le Olimpiadi rende molto difficilii pronosticiper diversi motivi. Le corse in linea sono per loro natura più soggette agli episodi e alle varianti tattiche, e questo sarà moltiplicato alle Olimpiadi dove si corre con squadre di cinque corridori al massimo. Il controllo della corsa è difficilissimo come dimostra il fatto che spesso in passato a vincere le Olimpiadi siano stati gli outsider. Tra i più forti in salita possiamo aspettare il numero due della Spagna, Joaquim Rodriguez, naturalmente Froome, ma anche Poels, Daniel Martin, Mollema, Porte, Bardet, Aru e Henao.

Nibali può piazzare anche il colpo vincente a sorpresa in discesa o nel finale in stile Sheffield. Attenzione anche ad Alaphilippe, forse l’unico che potrebbe battere Valverde in una volata ristretta.