Con la cerimonia di chiusura e lo spegnimento della fiaccola olimpica, vanno in archivio i XXXI Giochi Olimpici di Rio de Janeiro che dal 5 al 21 agosto hanno assegnato 306 titoli olimpici in 42 discipline. Buon bottino dei colori azzurri che chiudono con un totale di 28 medaglie, stesso bottino di Londra 2012. Stesso numero dell’edizione precedente anche i titoli olimpici conquistati dagli atleti italiani.

Ecco i campioni olimpici azzurri

Otto le volte che abbiamo ascoltato l’Inno di Mameli in questa edizione dei giochi olimpici. Il primo oro è arrivato domenica 7 agosto con la vittoria nel judo categoria 66 kg di Fabio Basile, 21enne di Rivoli ma pugliese di origine.

Per Basile anche l’onore di aver guadagnato la medaglia d’oro numero 200 della storia azzurra ai Giochi Olimpici. Poche ore dopo nella stessa giornata è arrivato anche il titolo olimpico per Daniele Garozzo nella prova individuale di fioretto.

Lunedì 8 agosto ecco arrivare la prima medaglia d’oro per Niccolò Cambriani nel tiro a segno specialità carabina 10 metri aria compressa. L’atleta toscano si ripete domenica 14 agosto vincendo all’ultimo tiro, la prova della carabina 50 metri tre posizioni. Per Cambriani le medaglie olimpiche conquistate in carriera salgono a quattro dopo l’oro nella carabina 50 metri e l’argento nella carabina 10 metri di Londra 2012.

L’unico oro femminile viene conquistato venerdì 12 agosto da Diana Bacosi, che nel tiro a volo si impone nella prova di skeet davanti alla connazionale Chiara Cainero, campionessa olimpica di Pechino 2008.

Il tiro a volo regala anche l’oro nella prova skeet maschile, la conquista il 21enne Gabriele Rossetti, il giorno dopo la prova femminile.

Sabato 13 agosto è la volta dell’oro più atteso, quello che conquista Gregorio Paltrinieri nei 1500 metri stile libero. Per il quasi 22enne di Carpi un trionfo che si aggiunge ai titoli di Campione del Mondo e Campione Europeo sia in vasca lunga che in vasca corta.

L’ottavo è ultimo oro della spedizione azzurra arriva il giorno di ferragosto a conclusione dell’omnium, specialità del ciclismo su pista. Lo vince Elia Viviani, al termine di una rincorsa iniziata quattro anni fa, quando nella corsa a punti, ultima prova, perse sia il titolo olimpico che il podio scivolando dal primo al sesto posto.