La “nazionale” dei rifugiati per la prima volta ha gareggiato alle Olimpiade di Rio 2016 sotto la bandiera olimpica ed era composta da dieci atleti: cinque provenienti dal Sudan del Sud, due dalla Siria e dal Congo, uno dall’Etiopia. Tra loro ha fatto discutere la presenza della nuotatrice siriana Yusra Mardini che ha deciso di gareggiare col team dei rifugiati. Eppure, la Siria è stata ben rappresentata a Rio 2016: Majd Eddin Ghazal, ad esempio, ha raggiunto la finale di salto in alto maschile come atleta della Repubblica araba siriana.
I numeri di Rio 2016
Le nazioni che hanno partecipato alla 31esima edizione dei Giochi Olimpici sono state in totale 205: tra loro, appunto, c’è stato anche il team di atleti provenienti da Paesi che attualmente sono in guerra. Alle Olimpiadi brasiliane che sono cominciate lo scorso 5 agosto hanno partecipato anche due Comitati olimpici per la prima volta quello del Kosovo e del Sud Sudan. Dopo 112 anni si è riaffacciato ai Giochi Olimpici il Golf, mentre la disciplina sportiva del Rugby è stata riammessa dopo 92 anni di assenza anche se nel formato a 7 (in quello tradizionale, invece, si gioca in 15). Per questogli sport che hanno assegnato le medaglie sono stati 28, due in più rispetto alla precedente edizione di Londra 2012.
In totale sono state assegnate 612 medaglie d’oro e d’argento: nelle discipline del taekwondo, del pugilato, del judo, della lotta libera e della lotta greco-romana le medaglie di bronzo sono state due per ogni categoria.
Rio 2016: gli atleti e le medaglie
Degli 11.303 atleti che hanno partecipato a Rio 2016, più del 45% sono donne.
Le nazioni che hanno ottenuto una medaglia sono state 83. Tre Comitati olimpici hanno ottenuto una medaglia per la prima volta nella loro storia (e tutte e tre d’oro): le Isole Fiji nel Rugby, la Giordania nel Taekwondo e il Kosovo nel Judo. Ben 5, invece, i Paesi che per la prima volta hanno raggiunto il gradino più alto del podio: Bahrain, Portorico, Singapore, Vietnam, Tajikistan.
Quella di Rio 2016 è stata la prima Olimpiade in Sud America, la terza in 120 anni nell’emisfero australe (in precedenza si sono svolti i Giochi di Melbourne nel 1956 e di Sydney nel 2000). L’Africa, dunque, resta l’unico continente che non ha mai organizzato un’edizione delle Olimpiadi sia estive o invernali.
Non solo medaglie a Rio 2016
Oltre agli atleti, i protagonisti sono stati i giudici di gara: 7.000 presenti a Rio 2016. I test antidoping svolti sugli atleti sono stati più di 5 mila, mentre sono stati venduti oltre 7 milioni di biglietti. I turisti che hanno raggiunto il Brasile sono stati oltre mezzo milione: 25 mila, invece, gli operatori accreditati tra giornalisti, fotografi e tecnici.
Agli atleti sono stati distribuiti 450 mila preservativi (40 a testa). A proposito di cifre: a tenere testa, soprattutto sulle divise italiane, è stato in particolare un numero. In molti si sono chiesti a cosa fosse dovuto quel 7 gigante che ha campeggiato sulle divise dei nostri atleti: il marchio EA7 è stato creato nel 2004 dalla collaborazione tra Armani e Shevchenko, che nel Milan ha vestito appunto la maglia numero 7. Con questo numero lo stilista italiano ha voluto marchiare la delegazione azzurra di Rio 2016.