Non solo Boltnella lunga giornata olimpica di ieri per l'atletica leggera. In campo femminile ci sono state due gare assolutamente straordinarie che racchiudono tutta la bellezza di questo sport il cui fascino alimenta, probabilmente più di ogni altra disciplina, la fiaccola di Olimpia. I 5.000 metri sono stati caratterizzati da un risultato assolutamente sorprendente mentre l'asta è stata incerta e vibrante fino all'ultimo salto.

Delusione Ayana, oro al Kenya sui 5.000 metri femminili

La doppietta 10.000-5.000 era nel mirino di Almaz Ayana, già vincitrice della prima specialità con il nuovo primato del mondo in 29'17"45.

Oltretutto i 5.000 sono sempre stati la specialità della 25enne etiope che ne detiene il titolo mondiale. Inutile dire che la Ayana ci ha provato, ad un certo punto ha iniziato a forzare nel tentativo di scavare un solco con le avversarie. Ma le kenyote Vivian Cheruiyot ed Hellen Obiri non hanno mollato la presa e, quando mancavano due giri alla fine, hanno prodotto un'accelerazione fatale per la titolata avversaria che non ha nelle sue corde la volata. Ha vinto la Cheruiyot con il tempo straordinario di 14'26"17, nuovo primato olimpico, mentre la connazionale ha conquistato l'argento. Soltanto bronzo, dunque, per la campionessa mondiale.

Asta all'ultimo respiro

Sebbene orfana della primatista del mondo Yelena Isinbayeva, la gara del salto con l'asta al femminile è stata tra le più belle e combattute dei Giochi.

Favorita nella finalesembrava il talento emergente della specialità, la statunitense Sandi Morris, ma a fare da guastafeste era intervenuta ad un certo punto la giovanissima neozelandese Eliza McCartney, prima a saltare sulla misura di 4.80 metri con un percorso ancora immacolato. A tenerle testa, anche se con un errore, la greca Ekaterini Stefanidi oltre alla Morris.

Quando l'asticella è salita sulla misura di 4.85 la McCartney si è dovuta arrendere ed è iniziata la sfida decisiva per l'oro. Tanto la Stefanidi quanto la Morris hanno superato la prova, alla fine ha vinto la campionessa europea grazie ad un errore in meno rispetto alla statunitense. Le due contendenti non hanno superato i 4.90 metri ma l'ultimo salto di Sandi Morris è stato da brivido: la misura è stata oltrepassata ma la giovane statunitense ha sfiorato l'asticella con la coscia sinistra e l'ha mandata giù.

Per la Grecia è terzo oro di Rio, dopo quelli della tiratrice Anna Korakaki e del ginnasta Eleutherios Petrounias.

Gli ori nel martello maschile e nella marcia

Il lancio del martello in campo maschile ha segnato il primo oro olimpico del Tagikistan. Ha vinto infatti Dilshod Nazarov con la misura di 78.68 metri, davanti al bielorusso Ivan Cichan ed al polacco Wojciech Nowicki. I primi titoli assegnati ieri erano stati quelli della marcia. Nella 50 km maschile ha vinto lo slovacco Matej Toth con il tempo di 3:40:58, davanti all'australiano Jared Talent ed al giapponese Hirooki Arai. Oro alla cinese Lui Hong nella 20 km femminile con il tempo di 1:28:35, davanti alla messicana Maria Guadalupe Gonzalez ed all'altra cinese Lu Xiuzhi.