Bolt... Bolt... fortissimamente Bolt! Il superman giamaicano completa il suo trionfoalle Olimpiadi di Rio conquistando il terzo oro. Dopo i 100 ed i 200 metri piani, arriva il titolo nella staffetta 4x100. Ha un significato particolare, potrebbe infatti essere la sua ultima medaglia olimpica alla luce della ventilata intenzione di ritirarsi dall'attività agonistica il prossimo anno, dopo i Mondiali in programma a Londra. È inoltre la medaglia che lo consacra in vetta ai plurivincitori olimpici dell'atletica leggera, la numero nove in tre edizioni dei Giochi.
Prima di lui soltanto Paavo Nurmi, lo straordinario mezzofondista finlandese capace di vincere nove ori ad Anversa 1920, Parigi 1924 ed Amsterdam 1928, aveva fatto altrettanto.Sono nove anche gli ori di Carl Lewis ma il velocista e saltatore statunitense li ottenne nell'arco di quattro Olimpiadi (Los Angeles 1984, Seoul 1988, Barcellona 1992 ed Atlanta 1996).
Giamaica imprendibile, rivelazione Giappone
La staffetta 4x100 era pronosticata come l'ennesimo duello Giamaica-Stati Uniti su una pista veloce. In realtà il quartetto giamaicano composto da Usain Bolt, Asafa Powell, Yohan Blake e Nickel Ashmeade non ha avuto rivali, coprendo complessivamente la distanza con il tempo di 37"27. Impressionante l'ultima frazione, quella di Bolt, la cui volata prepotente sugli ultimi 100 metri ha fatto la differenza.
Per gli Stati Uniti lo smacco è stato doppio, visto che gli atleti a stelle e strisce non sono riusciti nemmeno a centrare l'argento. Sul secondo gradino del podio infatti sale a sorpresa il Giappone con Asaka Cambridge, Ryota Yamagata, Shota Iizuka eYoshihide Kiryu che realizzano il record asiatico di 37"60 e corrono complessivamente quattro centesimi più veloci rispetto agli statunitensi Mike Rodgers, Justin Gatlin, Tyson Gay e Trayvon Bromell.
Al termine della gara arriva l'ulteriore beffa, la giuria ha infatti vede un'irregolarità nella staffetta americana e decretala squalifica. Il bronzo va dunque al Canada di Andre De Grasse, Brendon Rodney, Akeem Hayner ed Aaron Brown ma, come già accaduto per la staffetta femminile, anche in questo caso la Federazione statunitense di atletica ha presentato ricorso.
Staffetta 4x100 donne, gli Stati Uniti battono la Giamaica
Un'episodio curioso aveva infatti caratterizzato la staffetta 4x100 in campo femminile con la rappresentativa statunitense che era stata squalificata nelle batterie per una irregolarità involontaria. Il ricorso però era stato accolto e le quattro velociste a stelle e strisce avevano poi corso da sole per realizzare il tempo che le ha portate direttamente in finale. E, nell'ultimo atto, la prestazione di Tianna Bartoletta (già oro nel salto in lungo), English Gardner, Tori Bowie ed Allyson Felix è stata semplicemente straordinaria: con 41"01 infatti le ragazze americane hanno fatto segnare il secondo tempo mondiale di sempre. L'oro ha un sapore dolce soprattuttoper Allyson Felix: è il quinto in tre edizioni olimpiche, è la prima donna a riuscire in questa impresanell'atletica leggera.
Fallisce praticamente sul filo di lana, invece,il terzo oro olimpicoa Rio della giamaicana Elaine Thompson, già vincitrice dei 100 e 200 metri piani, che insieme alle connazionali Veronica Campbell, Shelly-Ann Fraser-Pryce e Christania Willams si deve accontentare dell'argento. Il bronzo va alle britanniche Asha Philip, Dina Asher-Smith, Desiree Henry ed Ashleigh Nelson.