Dopo dodici, lunghi, anni, la Nazionale italiana maschile di Pallavolo tornerà a disputare una finale olimpica. Un giorno atteso con trepidazione. Gli azzurri, guidati da Gianlorenzo Blengini, hanno portato a termine un’impresa storica contro gli Stati Uniti d’America, battuti 3-2. Un risultato conquistato al ‘tie break’ con cuore e grinta in una sfida tirata e combattuta sino alla fine, durata due ore e sedici minuti. La sequenza dei set: 30-28, 26-28, 9-25, 25-22, 15-9. E’ stata la seconda, perentoria, affermazione sugli americani, già battuti ai gironi 3-1.
Il Maracanazinho ha tifato azzurro
Tifo sfegatato per gli azzurri anche da parte del pubblico brasiliano, riconoscibile dalla maglia della Selecao. Tutti a gridare "italia!" a squarciagola al Maracanazinho. Oltre ottomila gli spettatori. Intenso e ricco di momenti esaltanti, il confronto è stato seguito da un massiccio numero di appassionati e non anche dalla lontana Italia, in tv e tramite internet. Non è stata una passeggiata, sin dalle prime battute della gara. L’Italia ha effettuato una straordinaria rimonta, ribaltando un match che sembrava ormai compromesso. Ora per la Nazionale si tratta di sfatare l'ultimo tabù della sua storia, l'oro. Sarà la terza finale.
Simone Buti eroe della partita
Gli americani speravano nella rivincita di Londra 2012: dopo aver vinto il girone, furono superati dall’Italia nei quarti di finale, 3-0. Anche stavolta è andata male agli statunitensi. Il momento più critico vissuto dall’Italia è stato nel terzo set, poi Juantorena e compagni hanno ripreso le redini del gioco, Impressionante il boato nel frangente in cui Simone Buti, l’eroe della partita, ha murato il tocco di Lee, il quindicesimo punto nel quinto set, regalando la vittoria all’Italia, fra abbracci e lacrime di gioia.
Buti, in campo nel secondo set, proprio nel momento di maggiore sofferenza della Nazionale azzurra, ha saputo caricare i compagni di squadra. Maiuscole le prestazioni di Ivan Zaytsev e di Filippo Lanza. Bene anche Giannelli, Birarelli, Colaci, Antonov, Sottile, Vettori e Rossini. Tutti protagonisti di un sogno che continua.
Il vero valore aggiunto degli azzurri è stato, comunque, il modo d’interpretare l'impegno soprattutto sul piano nervoso, senza sbavature. Freddezza, coraggio e spregiudicatezza nei momenti cruciali. Negli Usa di Speraw, migliori in campo Anderson, Russell, Holt e Sander.
Verso l’ultimo atto
Un vero capolavoro, il successo sugli americani, una delle pagine più belle e appassionati dello sport italiano. Una di quelle partite che resteranno impresse nella memoria, come nel calcio non si potranno mai dimenticare le sfide mondiali di Italia-Germania 4-3 nel 1970 e Italia-Brasile 3-2 nel 1982. Adesso la finale, in programma domenica 21, alle 18,15, contro la vincente di Russia-Brasile. Dopo Atlanta ’96 e Atene 2004 un’altra occasione per gioire. Per gli americani solo la finalina per il bronzo. La stessa medaglia che quattro anni fa, a Londra, toccò agli azzurri, vittoriosi sulla Bulgaria.