Non ci saranno i pezzi da novanta, Nibali e il campione uscente Aru, ma il Ciclismo italiano potrà comunque concedersi qualche soddisfazione sulle strade della Vuelta Espana 2016, soprattutto per le vittorie di tappa. La presenza italiana in Spagna conterà su una ventina di unità e qualche ottima occasione di centrare dei successi di tappa con Niccolò Bonifazio in volata e con corridori portati ai percorsi misti come Fabio Felline e Gianluca Brambilla. Per la classifica generale si aspetta un segnale da Davide Formolo, fresco di rinnovo con la Cannondale Drapac.

Vuelta, gli sprint per Bonifazio e Sbaragli

La Vuelta Espana non ha richiamato i grandi sprinter in virtù di un percorso troppo montagnoso, con una decina di arrivi in salita e poche occasioni per una volata di gruppo. I veri sprint potrebbero essere quattro o cinque, ma tappe davvero pianeggianti non ce ne sono se non nella giornata conclusiva di Madrid. Saranno tutte volate da guadagnare e per questo in gruppo non ci sono sprinter puri, ma quei velocisti che riescono a superare le piccole salite e i percorsi misti. Due dei corridori più veloci sono proprio italiani, Niccolò Bonifazio, a cui la Trek Segafredo dà l’occasione del debutto in un grande giro, e Kristian Sbaragli. Nonostante sia la prima volta per Bonifazio, una vittoria di tappa può già essere alla sua portata.

Sbaragli ha già vinto una tappa l’anno scorso, si trova a suo agio sui percorsi della Vuelta, e può puntare al bis. Potrebbe inserirsi negli sprint anche Federico Zurlo, non proprio un velocista puro ma un corridore che in questo contesto può emergere. Tra i loro avversari negli sprint ci saranno Arndt, Meersman, Van Genechten, Van der Sande.

Brambilla e gli altri italiani

Per gli italiani ci saranno buone chance nelle volate in questa Vuelta Espana 2016 ma anche nelle altre tappe per cercare un successo di giornata. Gianluca Brambilla arriva dalla miglior stagione della carriera e può lasciare il segno in una tappa ma anche cercare un buon piazzamento in classifica, magari la sua prima top ten in un grande giro.

Per la classifica l’unica altra carta di buon spessore appare Davide Formolo, rilanciato da un buon Giro di Polonia dopo una stagione deludente. Ma ovviamente per il 23enne della Cannondale non ci sarà la ricerca ossessiva del risultato. Molto atteso è Fabio Felline che si è ripreso rapidamente dal grave incidente dell’Amstel Gold Race: per una tappa c’è anche lui.

Ci sarà molta Italia in casa Astana, anche senza Nibali e Aru. Il capitano designato per la classifica è il giovane colombiano Miguel Angel Lopez. Al suo fianco ci sarà uno squadrone con Scarponi, Cataldo, Malacarne e Vanotti. Altri italiani dovranno impegnarsi pressoché interamente a compiti di gregariato, come Bennati e Boaro nella Tinkoff di Contador, e Puccio nella Sky di Froome.

Un buon protagonismo possiamo aspettarlo da Cesare Benedetti, sempre presente nelle fughe, stesso compito che potranno avere Cattaneo e Conti nella Lampre. Da decifrare è il ruolo che potrà avere Battaglin, che si muoverà a seconda della corsa che farà il leader della Lotto Jumbo, Steven Kruijswijk.