Solo oggi hanno avuto inizio le Paralimpiadi di Rio 2016 ed arrivano brutte notizie in merito alle dichiarazioni molto forti, dell'atleta Paralimpica Marieke Vervoort. La forza di volontà ed il coraggio dimostrato dagli atleti dei giochi Paralimpici, stavolta devono lasciare il passo alla disperazione di una donna che sta pensando alla morte, come unica soluzione aisuoi gravi problemi di salute, che la porteranno ad uno stato vegetativo.

Vervoort pensa all'eutanasia

Parole dure che lasciano il segno, proprio alla prima giornata dei giochi Paralimpici che si stanno tenendo in Brasile, arrivano come un fulmine a ciel sereno le dichiarazioni di Marieke Vervoort.

La 37enne sprinter su carrozzina, dopo aver vinto due medaglie, oro e argento su 100 e 200 metri a Londra, oltre ad aver portato a casa 5 titoli mondiali, ha deciso di farla finita e lo ha riferito durante un'intervista davanti agli occhi del mondo intero. Marieke è arrivata alla fine del tunnel, vuole vincere la sua ultima medaglia a Rio 2016 per poi optare per l'eutanasia. La sua malattia diventa sempre più aggressiva e gli rende la vita insopportabile, al tal punto di rinunciare anche alle soddisfazioni sportive conquistate e da conquistare e scegliere per la via che porta alla morte, stanca di combattere, Marike Vervoort ha deciso: "vinco l'oro e mi uccido".

Giochi Paralimpici dall'animo triste

Una vera doccia fredda per queste olimpiadi per persone diversamente abili, la forza di volontà, il coraggio, il carisma e l'essere sportivi nonostante tutto, stanno per essere oscurati da una dura realtà portata a galla dalla Vervoort, non si può essere sempre forti e far finta di non dover affrontare la propria malattia.

Marieke è stanca di combattere e lo ha riferito al mondo intero. Combatte con la sua malattia dall'età di 14 anni, a soli 20 anni fu costretta a vivere su di una sedia a rotelle, Marieke Vervoort è affetta da una malattia degenerativa e si dice stanca: l'atleta riferisce di voler combattere un'ultima volta e disputerà i 100 e i 400 metri per la categoria T52, poi si ritirerà. Non vuole finire in uno stato vegetativo ed ha deciso di chiedere di venire sottoposta all'eutanasia per non soffrire più.