Il mondo dello sport e dell'atletica piangono con lui. Il lutto che ha colpito il secondo uomo più veloce del mondo è di quelli che fanno accapponare la pelle. Quando si verificano queste terribili tragedie, lo sport non può fare altro che stringersi intorno a chi ha subito una sofferenza del genere; una morte senza motivo e senza senso, avvenuta per puro caso.Trinity Gay, figlia del velocista ed emblema dello sport USA Tyson Gay, è stata uccisa da un proiettile vagante durante una sparatoria.

Tyson Gay perde sua figlia in una sparatoria

La terribile vicenda è accaduta alle 4 di mattina americane, nella notte tra il 15 e il 16 ottobre.

Nel parcheggio di un fast food di Lexington, città natale di Tyson Gay, è scoppiata una sparatoria improvvisa tra i passeggeri di due macchine. Uno dei proiettili esplosi ha colpito al collo Trinity Gay, figlia quindicenne del vincitore di ben tre medaglie d'oro ai Mondiali di atletica di Osaka del 2007. Lecorse all'ospedale più vicino prima, e all’UK Hospital, l’University of Kentucky Medical Center poi, non sono servite a nulla. Il decesso è stato confermato da un ufficiale della contea poco dopo il ricovero. Per la piccola Gay non c'è stato nulla da fare.

La polizia indaga: fermati due uomini

Le cause della sparatoria restano ancora ignote. Potrebbe trattarsi di un regolamento di conti, ma nessun testimone presente sulla scena ha potuto precisare con esattezza.

La polizia è riuscita a fermare due uomini di una delle due autovetture, mettendoli immediatamente sotto inchiesta, mentre i passeggeri dell'altra macchina sono ancora a piede libero. L'ennesima sparatoria senza sensoche colpisce il popolo americano, una piaga costante che porta via giovani pieni di vita e di belle speranze.

Tyson Gay piange sua figlia: anche lei era velocista

Trinity Gay aveva soltanto 15 anni e una carriera luminosa davanti a sé. Seguendo le orme del famoso padre, infatti, anche lei praticava l'atletica, specialità velocista, conseguendo risultati molto incoraggianti. La giovane Gay faceva parte della squadra della scuola della città (proprio come il padre) e si era classificata in ottima posizione, cinque mesi fa, nelle gare della contea del Kentucky sui 100 e 200 metri.

Non riuscirà a emulare le gesta del papà.

L'ex rivale di Usain Bolt ha rilasciato alcune dichiarazioni prima di salire sull'aereo verso Lexington: "Non ce l’ha fatta, sono così confuso. La scorsa settimana, approfittando del break scolastico, eravamo stati insieme, è una cosa pazzesca. Non ho idea di cosa sia successo". L'atletica americana e mondiale piange con lui questa terrificante morte.