Una dura e fondamentale regola del basket, e che vale a qualsiasi latitudine si stia giocando, è che una partita non può mai finire in pareggio. E' quanto successo nella notte NBA, nella sfida tra Washington Wizards e gli Oklahoma City Thunder. La partita termina ai tempi regolamentari con il punteggio di 105 pari. L'ultimo canestro è una tripla di Russell westbrook (arrivata a condire una partita mostruosa) a 8 secondi dal termine, fondamentali per portare la squadra in extra-time. Spettacolare ultimo quarto in cui le squadre chiudono con lo stesso numero di punti (21 a testa), prima che Oklahoma riesca ad acciuffare la vittoria per 126 a 115.

Westbrook, ovviamente migliore in campo, senza paragoni: i numeri più alti sono tutti suoi (35 punti, 14 rimbalzi, 11 assist) ed ennesima tripla doppia che sarebbe superfluo commentare. Tiene testa, per i Wizards, Bradley Beal, con 31 punti, aiutato da John Wall (15 assist) e Marcin Gortat (11 rimbalzi).

In scena anche un accesissimo derby tutto texano

Si gioca a Dallas, e le squadre coinvolte sono, per l'appunto, i Mavericks cui fanno visita i San Antonio Spurs; rapporto chirale tra le 2 squadre, San Antonio una delle migliori, Dallas, purtroppo, la peggiore; senza difficoltà, gli Spurs passano con il punteggio di 94 a 87, senza neanche metterci un eccessivo impegno: per Dallas, Wesley Matthews si fa in 4 e chiude a 26 punti; dall'altra parte, a Patty Mills, ne bastano 23, e la partita viene portata a casa.

Grande equilibrio a Boston contro Detroit: i Pistons, però, riescono ad espugnare il territorio dei Celtics, con il punteggio di 121 a 114. Toronto, in casa, riesce a fermare l'avanzata degli ottimi Memphis Grizzlies; ottimo bottino per i Raptors, che battono gli avversari 120 a 105.

Sorpresa Lakers in casa dei Chicago Bulls: la squadra di Los Angeles piega gli avversari con il punteggio di 96 a 90: prestazione anomala per i losangelini, che non hanno nessun giocatore che arrivi ai 20 punti; ci riesce per Chicago Jimmy Butler (22 punti), ma che servono a poco. Vincono a sorpresa i New York Knicks ospiti dei Minnesota Timberwolves per 106 a 104 (ma, a dispetto del risultato, migliore in campo è Karl-Anthony Towns, che mette 47 punti per Minnesota), i Phoenix Suns in casa contro Atlanta Hawks per 109 a 107, e i Miami Heat in casa dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari (molto bene l'italiano con 17 punti) per 106 a 98.

Scontro quasi alla pari, invece, per gli Indiana Pacers contro i Trail Blazers di Portland, prima che questi ultimi dilaghino nel secondo e terzo quarto, portando a casa la partita per 131 a 109.

Colpa del parquet

Rinviata la partita tra Philadelphia Sixers e Sacramento Kings: il parquet non era a norma e non permetteva agli atleti di giocare. Caso alquanto strano: la macchina NBA è in continuo movimento, tanti gli specialisti coinvolti che sacrificano il loro tempo per mettere in scena uno degli spettacoli sportivi più avvincenti dell'anno, ma la situazione, purtroppo non è sempre a portata (o almeno non sembra). Quest'anno le tegole per Philadelphia non sono poche (14 sconfitte e solo 4 vittorie), è una squadra dal grande passato, anche recente (si pensi al ritiro della maglia di Allen Iverson), ma che sembra aver smarrito la bussola del campionato: se poi ci si mettono anche i problemi logistici, la prima sensazione che si ha è che questo non sia proprio l'anno buono; ma noi siamo ottimisti, aspettiamo con ansia il ritorno in grande di questa importante fetta dello sport americano.