Quando nel 2008 Danilo gallinari venne selezionato dai New York Knicks come sesta scelta assoluta, una serie di fischi coprirono il suo discorso di presentazione. Ebbene, l'allora allenatore della squadra newyorkese era coach Mike D'Antoni, ben conosciuto dai tifosi di basket dell'Olimpia Milano, e compagno per diverso tempo di Vittorio Gallinari, padre di Danilo; i supporter erano decisamente convinti che coach Mike avesse chiesto Danilo proprio per questo saldo vincolo di amicizia con il padre Vittorio e non avevano digerito la cosa; Danilo, da lì in poi, dovrà essere capace di rispondere sul campo a tutte queste provocazioni.
Di sicuro ci è riuscito nell'ultima di campionato NBA, in cui i suoi Denver hanno effettuato un'ottima prestazione, ma non sono riusciti ad imporsi, in casa, sugli ottimi Houston Rockets di quest'anno (il cui allenatore, appunto, è coach D' Antoni). Gallinari chiude il match come uno dei migliori, realizzando 16 punti e 5 rimbalzi, posizionandosi dietro ai compagni Wilson Chandler (24 punti), Kenneth Faried (10 rimbalzi), Emmanuel Mudiay (6 assist). Per Houston, grandissima prova del leader James Harden (per lui 20 punti e 7 assist), che unita a quella di Clint Capela (10 rimbalzi), regalano il successo ai Rockets per 128 a 110.
Le altre partite della notte
Ennesima sconfitta per i Philadelphia Sixers, in casa contro gli Orlando Magic: la squadra della Florida porta a casa la partita per 105 a 88.
Tornano alla vittoria in casa i Boston Celtics, che ospitano i Sacramento Kings e si impongono per 97 a 92. Gli altalenanti Los Angeles Lakers vanno a Toronto in casa degli eccellenti Raptors, e subiscono una pesante sconfitta di 113 a 80. Decisamente in ripresa le ultime partite dei New York Knicks: la squadra comincia a girare e piega, in casa, i Minnesota Timberwolves per 118 a 114: si fa ora preoccupante la situazione per Minnesota con 13 sconfitte e solo 5 vittorie.
Ancora bene gli eccezionali Los Angeles Clippers, che vincono fuori casa per 114 a 96 sui New Orleans Pelicans. Vince Detroit ad Atlanta: i Pistons giungono alla vittoria con il risultato di 121 a 85 sugli Hawks. Stratosferici i San Antonio Spurs, ormai secondi nel rendimento generale delle 30 franchigie, che piegano in casa i Washington Wizards per 107 a 105, in un match che si è deciso solo negli ultimi faticosissimi secondi.
Terza sconfitta consecutiva per i Cleveland Cavaliers
Sarà anche vero che il calendario per i Cavaliers è stato parecchio impegnativo negli ultimi giorni: gli ostici Clippers prima ed ora, a meno di 48 ore, i Chicago Bulls. La coppia James-Love, si piega anche in questo caso, contro gli avversari di turno Butler-Rondo. James fa registrare un altro record che lo fa avanzare nella classifica degli assist (ne fa ben 13 nell'ultima partita, conditi da 27 punti), e Love si precipita su ogni pallone (9 rimbalzi). Ma ben gli tengono testa, dall'altra parte, Jimmy Butler (26 punti), e Rajon Rondo (12 assist), e che regalano la vittoria ai Bulls per 111 a 105, battendo, in casa, Cleveland. Decisamente un periodaccio per i Cavaliers, e non sono pochi i recenti grattacapi che dovranno risolvere, a cominciare dallo spogliatoio e a come gestire una squadra così stellare, ma mai così poco convincente in questa fase del campionato.
James, inoltre, perde una scommessa con il suo vecchio compagno Dwyane Wade, ed esce dallo stadio vestito da giocatore di baseball dei Chicago Cubs: se non altro, un evento simpatico che dà qualche piccolo sorriso all'ambiente di Cleveland.