Esattamente quando mancano due mesi al primo rombo di motori in quel di Melbourne, il Circus della F1 introduce delle modifiche per quel che riguarda il regolamento sportivo per la stagione che sta per arrivare. Già lo sappiamo, di novità ce ne saranno parecchie in questo 2017, la prima in ordine cronologico ha riguardato l'aumento delle dimensione delle gomme, stile anni '80. Si sa anche che le partenze in caso di pioggia, prevederanno una ripartenza da fermo.

Sappiamo che le gare in calendario scenderanno da 21 a 20 (manca il gp di Germania), ma soprattutto sappiamo che il padrone di casa, l'uomo solo al comando, dopo quarant'anni, non sarà più Bernie Ecclestone.

Queste dunque le novità che già si sapevano prima ancora che la stagione 2016 finisse ma, come sappiamo, anche a motori spenti, comunque la ruota continua a girare e così, dopo la clamorosa notizia del ritiro del campione in carica Nico Rosberg (l'ultimo a farlo fu Alain Prost nel 1993, ndr) è di queste ore la pubblicazione del regolamento ufficiale per quel che riguarda la parte sportiva, ovvero le regole d'ingaggio.

Aumento dei sorpassi

Come ricorderete, l'anno scorso ci sono state infinite polemiche legate a penalità date o non date in occasione di duelli corpo a corpo (l'ultima e più clamorosa in ordine di tempo riguarda il Gran Premio del Messico, ndr) e così la FIA ha deciso di intervenire modificando appunto il regolamento, non tanto per quanto riguarda la maniera di effettuare i sorpassi, quanto sulle modalità e sulla tipologia di penalizzazioni da infliggere ai piloti.

"Drivers will now only be punished if it is absolutely clear that they are at fault" si legge nella nota che esplica la nuova normativa. Tradotto significa "I piloti ora saranno puniti solo se è assolutamente chiaro che siano responsabili". Per fare un esempio banale, Kvyat che tampona Vettel al via del Gp di Russia è chiaramente responsabile, quindi da punire.

Vettel che stringe Ricciardo negli ultimi giri del Gp del Messico non è chiaramente responsabile e quindi, stando alla nuova interpretazione, non punibile. Ma non è tutto. La chiave sta nel punto 38.2 del regolamento che viene modificato e permetterà agli stewards il potere di discrezionalità in questo tipo di situazione. Rispetto al 2016 cambia quindi il fatto che non sarà più il direttore di gara a chiedere l'intervento dei commissari, ma potranno agire in autonomia e far scattare una investigazione su uno o più piloti anche senza la richiesta del direttore di gara.

Questo teoricamente dovrebbe permettere anche di avere delle decisioni più rapide a tutto vantaggio della competizione. L'intenzione è quella di favorire i sorpassi, in risposta alle polemiche nate negli ultimi anni in cui i piloti lamentavano regole troppo rigide, a scapito dello spettacolo. La linea guida è quindi che i commissari daranno delle penalità solo se è assolutamente accertata ed accertabile la responsabilità completa (o prevalente) di un pilota, in caso contrario nessuna penalità. Infine, il regolamento è stato modificato su un altro punto molto discusso; qualora un pilota incappasse in una penalità, ma non fosse in grado di scontarla perché costretto al ritiro (o perché si ritira di proposito), la penalità sarà convertita in un arretramento sulla griglia di partenza nel Gp successivo. Chissà se questo cambiamento porterà, come auspicano in seno alla FIA, un incoraggiamento nel tentare manovre di sorpasso. Staremo a vedere...