Un gioco duro, veloce, complesso, fisico: il basket ha praticamente tutto. Lo sforzo a cui gli atleti costringono il loro corpo, in questa disciplina, raggiunge dei ritmi e dei livelli altissimi, in alcuni casi, assurdi. Non deve sorprendere che il fisico, con il passare del tempo, cominci a risentirne. Questa volta è toccato ad un grandissimo professionista NBA, LaMarcus Aldridge, beniamino dei sostenitori dei Portland Trail Blazers, fino a qualche tempo fa', ed oggi in forza alla squadra texana dei San Antonio Spurs, lui che in Texas ci è cresciuto.

Il talentuoso giocatore sarà costretto a stare lontano dal campo per un periodo indeterminato (che noi ci auguriamo sia il più breve possibile) per via di alcuni problemi di natura cardiaca: più precisamente, Aldrige soffrirebbe di una leggera aritmia, ed onde evitare che la situazione possa degenerare ulteriormente, sarà necessario attendere altri esami clinici.

A dare la notizia, è lo stesso club di San Antonio, che ha provveduto a far circolare un apposito comunicato, comparso sul sito della franchigia. Lo stesso LaMarcus aveva sofferto in precedenza di problemi legati alla sua salute, già nel 2007 (quando era ancora a Portland), anno in cui cominciò a dare segni di un'anomalia cardiaca che lo costrinse a saltare le ultime gare della stagione, ed in seguito nel 2011, anche qui, diversi giorni dopo la ricomparsa di alcuni preoccupanti sintomi.

Altri casi di infortuni

Con lo stop di LaMarcus Aldridge, si allunga la lista dei tanti giocatori infortunati che saranno costretti a saltare l'ultima, intensa fase di campionato. Solo pochi giorni fa, giungeva la notizia dello stop di Andrew Bogut (attualmente, in forza ai Cleveland Cavaliers), costretto a fermarsi dopo solo 50 secondi di gioco, i suoi unici con i Cavs.

Poco tempo prima, abbiamo invece letto delle brutte notizie riguardanti Kevin Durant, e la possibilità che il cestista di Golden State salti alcune gare dei playoff, ormai imminenti. Ancora, il triste infortunio di Joel Embiid, miglior rookie dell'anno, in forza ai Philadelphia Sixers, per il quale, addirittura, non c'è stato molto da fare: stagione finita.

Al contrario, è da poco rientrato il titolarissimo playmaker dei Los Angeles Clippers, il ben noto Chris Paul, anche lui lontano per alcune settimane, ma che sembra, ormai, aver ritrovato la giusta continuità, come dimostra la sua ultima gara poco dopo il rientro: 30 punti e 7 assist messi a segno nella notte contro i Sixers.