Non ci sono stati solo scatti e crisi inattese a regalare emozioni durante la tappa del Terminillo della Tirreno Adriatico. Qualche brivido l’ha concesso anche il russo Matvey Mamykin, uno dei fuggitivi di giornata, con una spettacolare caduta che l’ha visto finire sotto il guardrail. Per fortuna il corridore della Katusha ne è uscito senza conseguenze, e i suoi compagni si sono poi fatti valere sulla salita finale, in cui Simon Spilak è stato a lungo all’attacco concludendo poi al quinto posto.
Mamykin: 'Non è successo niente'
Matvey Mamykin è stato uno dei protagonisti della tappa del Terminillo, la quarta della Tirreno Adriatico. Il corridore russo si era inserito nella fuga partita nelle fasi iniziali, e poco prima di attaccare la salita del Terminillo era riuscito ad avvantaggiarsi sui compagni d’avventura insieme al solo Davide Ballerini.
Grazie alle doti di scalatore già messe in mostra nel finale della scorsa stagione, che l’ha visto buon protagonista alla Vuelta Espana, Mamykin poteva puntare a resistere al ritorno del gruppo almeno nella prima parte della salita. Invece la sua fuga è terminata rovinosamente, scivolando in una curva a sinistra in un tratto di discesa. Il 22enne russo è scivolato via ad alta velocità finendo sotto il guardrail. “Ho sottovalutato il corridore davanti a me” ha spiegato poi Mamykin “E’ entrato in curva molto lento, poi la ruota posteriore è scivolata via in frenata”. Il corridore della Katusha ha visto svanire così la sua fuga, ma per fortuna non ha riportato nessun danno nella rovinosa caduta, potendo così finire la tappa.
“A parte delle abrasioni non è successo niente” ha rassicurato il giovane corridore russo.
Katusha sempre all’attacco
Conclusa la fuga di Mamykin la Katusha Alpecin ha continuato la sua strategia tutta all’attacco nella tappa del Terminillo. All’inizio della salita finale Lammertink e Spilak hanno subito provato una nuova azione, e il corridore sloveno è rimasto poi a lungo al comando.
Nel finale i big lo hanno raggiunto e superato, ma Spilak ha chiuso comunque con un ottimo quinto posto. “Forse ho attaccato troppo presto, a me piacciono salite più dure e inoltre c’era molto vento” ha spiegato Spilak, che però non ha rimpianti “Ho fatto del mio meglio, ma Quintana era troppo forte. Il quinto posto comunque non è male”.
Le réflexe de Matvey Mamykin qui évite de justesse la barrière #lequipeVELO pic.twitter.com/DzxobrzU8S
— la chaine L'ÉQUIPE (@lachainelequipe) 11 marzo 2017